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Media Uk: "Governo britannico dà ospitalità a parenti di Assad"

La decisione del governo May di concedere “in gran segreto” il permesso di soggiorno alla zia e ai cugini del leader di Damasco è stata duramente criticata da diverse associazioni a difesa dei diritti umani

Media Uk: "Governo britannico dà ospitalità a parenti di Assad"

Il governo May è stato in questi giorni aspramente criticato dai media britannici in quanto avrebbe accordato “ospitalità” nel Regno Unito a dei “parenti di Bashar al-Assad”.

Secondo The Daily Telegraph, le autorità britanniche avrebbero infatti negli ultimi mesi concesso “in totale segretezza” un “permesso di soggiorno speciale” a una “ricca zia” del presidente siriano nonché ai due figli di quest’ultima. Il diritto di risiedere “per un tempo indefinito” nel Paese anglosassone sarebbe stato riconosciuto ai soggetti in questione in quanto la donna avrebbe promesso all’esecutivo di Londra, quale contraccambio per tale provvedimento favorevole, “investimenti milionari” in Gran Bretagna. La zia del leader mediorientale possederebbe infatti una “consistente fortuna”, donatale dal marito, l’imprenditore Rifaat al-Assad.

Egli, ottantenne zio dell’attuale capo dello Stato di Damasco, avrebbe negli anni acquisito un “significativo patrimonio immobiliare” in Europa, costituito da “centinaia di residenze” sparse tra Francia, Spagna e Regno Unito. Sulla testa dell’uomo d’affari penderebbero tuttavia “diverse indagini per corruzione” aperte dai magistrati di Parigi. Lo zio del presidente siriano, inoltre, a detta di numerose ong occidentali, sarebbe il responsabile del “massacro di Hama” (oltre 40mila oppositori della famiglia Assad uccisi dall’esercito siriano nel 1982).

The Daily Telegraph ha quindi attaccato con forza le autorità di Londra, responsabili di avere accordato, all’insaputa dell’opinione pubblica e del parlamento, il permesso di soggiorno nel Paese a tre individui imparentati con dei “criminali di guerra: Rifaat e Bashar al-Assad”. Le accuse avanzate dall’organo di stampa sono state subito rilanciate da diverse associazioni per i diritti umani, come Human Rights Watch e Amnesty International.

La decisione del governo May di concedere “in gran segreto” il permesso di soggiorno alla zia e ai cugini del leader di Damasco, inoltre, è stata giudicata “gravissima” dall’Osservatorio siriano per i diritti umani, ong impegnata nel denunciare le “stragi di civili” perpetrate nel Paese mediorientale dalla “famiglia Assad”.

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