Mondo

Messico, scoperta una fossa comune con 42 corpi

Il territorio in cui ha avuto luogo la macabra scoperta sarebbe teatro dei traffici criminali del cartello di Sinaloa, uno dei più potenti del Messico

Messico, scoperta una fossa comune con 42 corpi

Orrore e indignazione ha suscitato in Messico la scoperta, a pochi chilometri dal confine con gli Usa, di una fossa comune contenente più di quaranta corpi.

La sepoltura di massa, riporta Fox News, è stata rinvenuta in un deserto situato a poca distanza dalla frontiera con l’Arizona, nel territorio della rinomata località turistica di Puerto Peñasco, nello Stato messicano di Sonora. L’individuazione della fossa è stata effettuata da parte dell’associazione Madres Buscadoras de Sonora, composta da madri e da altri familiari di persone vittime di rapimenti. Obiettivo di tale organizzazione è sollecitare costantemente le autorità del Paese ispanico a proseguire nella ricerca delle persone scomparse, al fine di fare tornare queste ultime tra le braccia dei loro cari o, almeno, di dare loro una degna sepoltura.

I membri dell’associazione, una volta fatta la macabra scoperta, hanno subito proceduto con l’accertare il numero dei cadaveri presenti nella fossa. Inizialmente, la conta dei corpi si era fermata a 12, ma, con il prosieguo delle ricerche e con l’apporto della polizia locale, il bilancio si è significativamente aggravato. Il conteggio è infatti alla fine balzato alla soglia dei 42 cadaveri.

In base alle prime analisi dei corpi rinvenuti, citate sempre da Fox News, la maggior parte di questi ultimi sarebbe ormai ridotta a uno stato scheletrico, a dimostrazione del fatto che quasi tutti i cadaveri sarebbero rimasti sottoterra per molto tempo.

Nel frattempo, gli inquirenti messicani lavorano per dare un’identità ai corpi nascosti finora nel deserto a sud dell’Arizona, nonché per identificare i criminali che hanno imposto una tomba senza nome a quelle 42 persone.

Nel dibattito sugli ipotetici ideatori di tale sepoltura di massa è quindi intervenuta anche la stessa emittente americana, sottolineando il fatto che nella zona di Puerto Peñasco e nello Stato di Sonora spadroneggerebbero gli affiliati al cartello di Sinaloa, una delle organizzazioni malavitose più potenti del Messico e di cui era leader Joaquín "El Chapo" Guzmán. Proprio nel territorio in cui ha avuto luogo la recente macabra scoperta, afferma Fox News, si consumerebbe un ingente traffico di droga gestito dal medesimo clan criminale .

Sempre lì, inoltre, non sarebbero infrequenti le sparatorie tra narcotrafficanti e polizia.

Commenti