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Migranti, l'appello del Papa: "Vanno distribuiti con equità"

Allarme in Grecia. Tra un mese 70mila disperati "intrappolati" al confine. Bergoglio bacchetta la Ue: "Ci sia collaborazione tra tutti gli Stati e la distribuzione sia equa"

Migranti, l'appello del Papa: "Vanno distribuiti con equità"

Al termine dell'Angelus papa Francesco ha ricordato il dramma dei profughi "che fuggono da guerre e altre situazioni disumane". In modo particolare, il Santo Padre ha pregato per la Grecia e gli altri Paesi che, essendo in prima linea, "stanno prestando ad essi un generoso soccorso, che necessita della collaborazione di tutte le nazioni". Il Pontefice chiede, quindi, "una risposta corale" che possa "essere efficace per distribuire equamente i pesi". "Per questo - spiega - occorre puntare con decisione e senza riserve sui negoziati".

Entro un mese potranno essere 70mila gli immigrati bloccati in Grecia dopo la chiusura dei confini dei Balcani. Il ministero dell'Immigrazione greco, Yanis Muzalas ha presentato un piano di emergenza all'Unione Europea per accogliere le migliaia di disperati rimasti intrappolati alle porte del Vecchio Continente. A una settimana dalle misure prese dai Paese della rotta balcanica per impedire il passaggio ai profughi afghani e per rafforzare i controlli per i migranti siriani e iracheni, ci sono almeno 22mila rifugiati in diverse parti del Paese. Al valico di frontiera di Idomeni, secondo l'Unhcr, oggi sono presenti 6.300 rifugiati tra il campo di transito e la vicina stazione di servizio. Venerdì scorso, durante le quattro ore in cui il confine è rimasto aperto, sono riusciti a passare in Macedonia 300 profughi siriani e iracheni. "Non sarebbe una tragedia se la Grecia non avesse dovuto dichiarare lo stato di emergenza - ha precisato Muzalas - avremmo potuto assumere del personale, cosa che invece è fortemente limitata a causa del programma di salvataggio".

Dinnanzi al dramma dell'immigrazione ha alzato la voce anche il Papa chiedendo "una risposta corale" dell'Unione europea. Una risposta che, a suo dire, può essere raggiunta soltanto attraverso "negoziati senza riserve" per "distribuire equamente i pesi" nell'accogliere migranti e profughi che sono accampati in condizioni disastrose in Grecia. "Cari fratelli e sorelle - ha detto rivolto alla folla di piazza San Pietro - la mia preghiera, e certamente anche la vostra, ha sempre presente il dramma dei profughi che fuggono da guerre e altre situazioni disumane". In particolare, papa Francesco ha chiesto aiuto per "la Grecia e gli altri Paesi che sono in prima linea stanno prestando ad essi un generoso soccorso, che necessita della collaborazione di tutte le nazioni". "Una risposta corale - ha concluso Bergoglio - può essere efficace e distribuire equamente i pesi.

Per questo occorre puntare con decisione e senza riserve sui negoziati".

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