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Migranti, l'Ue stoppa Ankara: "Turchia in Europa? Non ora"

I leader dei Ventotto frenano le ambizioni della Mezzaluna: "L'accordo sui migranti dovrà rispettare i diritti umani: non ci saranno rimpatri a tappeto. E l'ingresso di Ankara nella Ue non è automatico"

Migranti, l'Ue stoppa Ankara: "Turchia in Europa? Non ora"

Il barometro della crisi dei migranti continua a segnare al brutto.

A meno di ventiquattr'ore dall'ennesimo vertice tra Unione Europea e Turchia, dai Ventotto arrivano sempre più distinguo, soprattutto per quanto riguarda il rispetto dei diritti umani e l'ingresso della Mezzaluna nell'Unione.

Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione Ue, ha ricordato come alla Turchia non sarà permesso di tirare Bruxelles per la giacchetta in tema di visti e adesione all'Unione: "L'accordo con la Turchia sui flussi migratori è la cosa giusta da fare - spiega Timmermans in conferenza stampa - Ma non ci saranno rimpatri a tappeto e respingimenti. L'accordo con la Turchia rispetterà il diritto Ue e la legge internazionale, ma Ankara deve ricordarsi che l'accordo non è un biglietto gratuito verso la Ue".

Sul tema è intervenuta anche la cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha chiarito come l'ingresso della Turchia nell'Unione per il momento non sia all'ordine del giorno.

Dello stesso avviso è il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che stamattina ha avvertito che un accordo con Ankara "non può essere fatto a tutti i costi": "Ci sono dei principi fondamentali, i diritti umani, la libertà stampa, i valori costitutivi e l'identità del nostro continente", ha detto questa mattina il premier alla Camera.

Tuttavia il commissario all'immigrazione Dimitris Avramopoulos, visitando il campo profughi di Idomeni, ha sottolineato come il ritmo dei trasferimenti dei migranti da Grecia e Italia sia insufficiente, con appena 937 richiedenti asilo ricollocati da questi due Paesi, quando la soglia minima dovrebbe essere di 5.600 al mese. Al tempo stesso, però, la Commissione ha sollecitato il nostro Paese ad aumentare il numero di luoghi per accogliere e rimpatriare i migranti, poiché ad oggi il numero di questi luoghi è "estremamente limitato".

Sul campo, nel frattempo, la situazione non accenna a migliorare: la Macedonia ha inviato rinforzi di polizia e soldti al confine con la Grecia; nel Mediterraneo centrale, invece, questa mattina sono state soccorse 750 persone alla deriva su diversi gommoni.

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