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Migranti, Merkel cambia linea: ora vara norme più restrittive

Stretta sul diritto d’asilo ai rifugiati: l'espulsione sarà in maniera coatta. Niente più soldi ai profughi per sopravvivere

Migranti, Merkel cambia linea: ora vara norme più restrittive

La buonista Angela Merkel è stata costretta a cambiare linea sull'accoglienza. Mentre l'invasione di immigrati dalla Siria non si arresta, il governo tedesco ha varato un pacchetto di leggi che modificano in senso restrittivo le norme sul diritto d’asilo ai rifugiati. Tra le misure previste spiccano, infatti, regole più severe per le espulsioni, la velocizzazione delle procedure di valutazione delle richieste e, soprattutto, la sostituzione del contributo giornaliero in denaro con beni materiali.

Quest’anno, secondo un recente report dell'Unhcr, oltre mezzo milione di immigrati ha attraversato il Mediterraneo per raggiungere l’Europa. Di questi la maggior parte non ha diritto all'asilo, ma cerca comunque di raggiungere la Germania. Nelle scorse settimane la cancelliera tedesca aveva aperto le frontiere ai siriani che battono la rotta balcanica. Riuscire, però, a stabilire chi è siriano e chi non lo è, è tutt'altro che facile. Anche i clandestini si disposti a sborsare cifre inimmaginabili per avere un passaporto siriano e ottenere così il lasciapassare per la Germania. Che, dopo le recenti polemiche politiche alla linea della Merkel, ha deciso di stringere il cordone della borsa. Se da una parte Berlino verserà 2 miliardi di euro nelle casse delle Regioni e dei Laender per far fronte alla gestione dell’emergenza, dall'altra si appresta ad approvare norme rigidissime in tema di immigrazione.

Il pacchetto sarà a giorni all’attenzione del Bundestag. La previsione è di un’entrata in vigore dal primo novembre, dopo un vaglio anche da parte del Bundesrat, la Camera delle Regioni dove la Grande coalizione della cancelliera Angela Merkel ha però bisogno dell’appoggio dei Verdi. Secondo quanto riferito dai media tedeschi, la nuova legge sul diritto di asilo varata dal governo faciliterà le espulsioni. È prevista la progressiva riduzione dell’assistenza fino alla pura sussistenza per quei rifugiati che, costretti a lasciare il Paese in seguito al respingimento della loro richiesta d’asilo o espulsione in un altro paese europeo, non rispettino la scadenza. In questo caso, non verrà loro comunicata alcuna nuova data e l’espulsione avverrà in maniera coatta.

Sul versante dell’integrazione, sarà invece permesso a coloro che hanno avviato la pratica per l’asilo politico e agli altri rifugiati con buone prospettive di permanenza di accedere a corsi di lingua gratuiti e di ottenere contratti di lavoro temporaneo.

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