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Mosca a Obama: "Gli hacker? Devono aver violato il suo cervello"

Il Cremlino respinge ogni accusa degli Usa di hackeraggio nelle presidenziali Usa

Mosca a Obama: "Gli hacker? Devono aver violato il suo cervello"

"Mi pare che gli 'hacker russi' se veramente hanno violato qualcosa in America si tratta di due cose: il cervello di Obama e naturalmente il rapporto stesso sugli 'hacker russi'". A dirilo è la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova che, su Facebook, attacca l'amministrazione Obama sul caso hacker.

Intanto il Cremlino, per bocca del portavoce di Putin, Dmitri Peskov, nega ogni accusa e si dice "stanco" di queste accuse "senza fondamento" e "poco professionali" che assomigliano ad una "caccia alle streghe"."Nella variante ovviamente fortemente revisionata in cui questo rapporto è stato pubblicato non c'è niente di sostanzioso da commentare", ha affermato Dmitri Peskov. "Noi - ha aggiunto - siamo veramente stanchi di queste accuse. La situazione assomiglia veramente e a pieno titolo a una caccia alle streghe. Noi capiamo che i nostri colleghi americani durante diversi periodi della loro storia hanno attraversato queste fasi di caccia alle streghe. Noi ricordiamo tali periodi storici, sappiamo che poi vengono sostituiti da approcci più sobri, da specialisti più sobri, orientati comunque verso il dialogo, piuttosto che verso crisi emozionali".

Secondo Peskov "la parte pubblica" del rapporto sugli attacchi hacker "era disponibile a tutti e quindi anche al presidente russo", ma "non suscita niente se non delusione".

Il portavoce del Cremlino ha poi annunciato che un incontro tra Putin e Donald Trump avverrà dopo l'insediamento di quest'ultimo e "sarà organizzato in modo assai meticoloso e accurato, tenendo conto del fatto che si tratta di contatti dopo una fase molto tesa dell'evoluzione o piuttosto del degrado dei rapporti" tra Russia e Usa.

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