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Nepal, neonato estratto vivo dopo 82 ore

Miracolo a Bhaktapur: un bimbo di 4 mesi è stato trovato vivo sotto le macerie della sua casa

Foto da Kathmandutoday.com
Foto da Kathmandutoday.com

Un piccolo miracolo restituisce un po' di sollievo nel cuore del Nepal devastato dal terremoto: un neonato di quattro mesi è stato trovato vivo dopo essere rimasto per giorni sepolto sotto le macerie. E le foto del piccolo sopravvissuto stanno già facendo il giro del mondo, destinate a diventare un simbolo di speranza in mezzo a tanta morte e distruzione.

Oltre dieci team di soccorso stranieri, giunti a Kathmandu, stanno assistendo i militari nepalesi in una corsa contro il tempo per salvare i superstiti ancora intrappolati sotto gli edifici crollati nel sisma di sabato, che ha prodotto oltre 5.300 morti e 8.000 feriti accertati, ma con un bilancio delle vittime che cresce drammaticamente di ora in ora.

Le ricerche hanno permesso il ritrovamento di un ragazzo di 28 anni a Gongabu, alla periferia della capitale, dopo 82 ore dalla tragedia. Ed hanno prodotto un altro successo, apparentemente insperato: è stato tratto in salvo anche un bebè che era rimasto inghiottito, probabilmente con la sua famiglia, tra le macerie della sua abitazione a Bhaktapur, una delle città storiche della valle di Kathmandu. Le immagini hanno immortalato il neonato coperto di bianco per la polvere dei detriti, gli occhi chiusi ed un’espressione incredula, come se si trovasse sballottato in un brutto sogno. I soccorritori lo hanno avvolto con le loro attenzioni, fornendogli i primissimi aiuti, appena si sono resti conto che respirava ancora, miracolosamente, dopo quella infinità di tempo trascorsa sotto i detriti.

Il piccolo è stato poi ricoverato in ospedale con diverse ferite, ma è fuori pericolo.

La più classica delle storie a lieto fine, che il Nepal spera possa essere di buon auspicio per uscire da questo incubo il prima possibile.

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