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New York, 6,7 milioni di dollari ai writer per opere cancellate

Il proprietario del 5Pointz aveva fatto dare una mano di bianco alla Mecca dei writer

New York, 6,7 milioni di dollari ai writer per opere cancellate

La decisione era stata presa nel 2013 dal proprietario dell'edificio, Jerry Wolkoff, che aveva fatto ridipingere un gigantesco magazzino di cinque piano che occupa un intero isolto a Long Island, a New York. Una scelta apparentemente innocua, non fosse che il luogo, noto come 5Pointz, negli anni era diventata la "Mecca" dei writer e della street art mondiale e che la cancellazione delle opere di 21 tra i più celebrati artisti al mondo gli era costata una causa.

Il processo ora si è concluso e la sentenza ha stabilito che deve versare 6.75 milioni di euro ai writer, per avere cancellato quello che a giudizio della magistratura era un museo a cielo aperto, meta di artisti e fan che qui arrivavano da ogni parte del mondo, e con un vero e proprio curatore, lo street artist Jonathan Cohen, più noto con il suo nome di strada di Meres One.

Il proprietario del 5Pointz aveva acettato di far dipingere il magazzino agli artisti, dando come unica regola quella di evitare religione, politica e sesso nei loro lavori. Aveva però poi deciso di demolire il magazzino, per farci una zona residenziale di lusso. Erano falliti sia il tentativo degli artisti di far riconoscere il luogo come un museo che quello di acquistarlo e nel novembre 2013 Wolkoff aveva fatto ridipingere il luogo, cancellando ogni opera che vi si trovava.

Ora deve dai 75mila dollari al milione a ognuno degli artisti.

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