Mondo

Non costruisce la moschea: 3mila euro di multa al sindaco

Accade al sindaco di Mantes-la-Ville, non lontano da Parigi

Non costruisce la moschea: 3mila euro di multa al sindaco

Tremila euro di multa al sindaco per essersi opposto alla costruzione di una moschea nella sua città. Cyril Nauth (Rassemblement National, ex Fronte Nazionale), sindaco di Mantes-la-Ville cittadina vicino a Parigi, si è visto affliggere una multa di 3mila euro dal tribunale amministrativo di Versailles, per essersi rifiutato di concedere il permesso di costruire la moschea all’Associazione dei musulmani di Mantes-la-Ville.

Secondo quanto riporta Le Parisien, il sindaco, qualora non dovesse adempiere all’ordine del giudice, verrebbe multato per altri 150 euro al giorno fino alla concessione del permesso di costruzione.

In una lettera i musulmani della cittadina si dichiarano felici della decisione del giudice di Versailles, e attaccano il sindaco colpevole di aver speso per il processo dei soldi altrimenti destinati ad opere pubbliche per migliorare la qualità della vita della città.

I musulmani in Francia sono circa 5 milioni e 700 mila contando 8,8% dell’intera popolazione transalpina. Il dato è destinato ad aumentare in maniera sostanziale visti i recenti flussi migratori. Il Pew Research Centre ha calcolato che, con un livello medio di migrazioni, in Francia nel 2050 i mssulmani potrebbero più che raddoppiare fino ad arrivare a 12 milioni.

Ovviamente con l’arrivo di nuovi seguaci del profeta Maometto anche il numero di moschee è destinato a crescere. Nel 2016 si contavano circa 2500 moschee con 300 in costruzione ma Dalil Boubakeur, rettore della Grande Moschea di Parigi, ha già annunciato che bisognerebbe averne minimo 5000, raddoppiando così di fatto il numero di minareti in Francia. Questo significa che i musulmani potrebbero richiedere 10000 moschee nel 2050 quando conteranno 12 milioni.

Moschee che non avrebbero problemi a trovare i finanziamenti: Turchia, Arabia Saudita e Qatar sono in prima fila per finanziare le costruzioni dei luoghi di culto islamici in Europa. Recentemente il Qatar ha inaugurato a Malmo, in Svezia, una delle moschee più grandi dell’Europa capace di accogliere oltre 2000 fedeli nei suoi 1791 metri quadrati e Turchia e Arabia Saudita finanziano regolarmente le moschee che stanno germogliando in tutti i paesi europei.

Il tutto avviene in un periodo in cui in Europa, Francia inclusa, le chiese vengono demolite per farne dei parcheggi, mercati o discoteche. In questo contesto non si è fatta attendere la proposta di dell’imam Boubakeur che ha lanciato l’idea di collocare le moschee proprio nelle chiese ormai vuote di fedeli come già accaduto all’ ex chiesa di Saint-Jean de-la-Rive-de-Graulhet, che nel 1981 è diventata la moschea Nour El-Mouhammadi.

Non dobbiamo stupirci allora che nella quasi totale assenza di difesa dei valori cristiano-giudaici, fondamenta della società europea, lo spazio venga riempito da altre culture e tra di loro vi sia anche chi ne predica l’estremismo: all’ombra della Torre Eiffel, il salafismo è aumentato del 170% dal 2010, il 29% dei musulmani francesi pensano che la sharia sia più importante delle leggi della République mentre il 67% vuole che i loro figli parlino arabo e il 56% che sia insegnato nelle scuole pubbliche (dati Institute Montaigne).

Questo nella Francia laicista, dove la croce cristiana in cima alla statua dedicata a Papa Wojtila deve essere rimossa, dove la parola “Natale” scompare dalla denominazione dei classici mercatini di Natale, la proiezione di un film sulla Natività viene interrotta per non turbare i bambini non cristiani, e si propone di eliminare i nomi dei santi cristiani dalle scuole.

Commenti