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Nuovi arresti in Arabia Saudita tra i dissidenti della casa reale

Continua la stretta dell'erede al trono contro il dissenso interno

Nuovi arresti in Arabia Saudita tra i dissidenti della casa reale

In un altro colpo di mano, altri undici principi della casa reale saudita sono stati arrestati per avere osato criticare le autorità, in quello che il Wall Street Journal definisce "l'ultima indicazione del fatto che si stiano muovendo per eliminare ogni traccia di dissenso interno, mentre spingono per una dolorosa transizione economica".

Secondo il procuratore generale del regno dei Saud gli arresti sarebbero avvenuti dopo un sit-in di fronte al palazzo reale di Riyadh, con il quale i principi intendevano protestare contro l decisione del governo di smettere di pagare le bollette di acqua e luce ai membri della famiglia reale allargata. Chiedevano anche un risarcimento per l'eseuzione di un parente mandato a morte lo scorso anno.

Persone a conoscenza degli eventi dipingono però una scena più ricca di dettagli, sottolineando come i membri del ramo della famiglia contestassero anche la concentrazione dei poteri nelle mani di Mohammed bin Salman, l'erede al trono che sta spingendo l'Arabia Saudita verso una riforma in senso economico - per spezzare la dipendenza del Paese dal petrolio - e sociale.

Già a novembre Mohammad bin Salman aveva ordinato l'arresto di duecento persone, tra le quali molti principi della casa reale, principalmente sostenendo si fossero resi colpevoli di corruzione.

A fine dicembre ancora il Wall Street Journal scriveva di un riscatto da sei miliardi che i reali pretenderebbero per la liberazione di al-Waleed bin Talal, importante principe che gestisce una fortuna considerevole, con partecipazioni anche in Twitter.

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