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Nuovo attacchi contro Kobane, Barzani si fa avanti: "Noi ci siamo"

I curdi iracheni pronti a tornare in azione accanto allo Ypg siriano. "Nel mirino i nostri fratelli e le nostre sorelle"

Nuovo attacchi contro Kobane, Barzani si fa avanti: "Noi ci siamo"

Nel mirino c'è di nuovo Ayn al-Islam, la città che per i curdi è Kobane, teatro di una lunga battaglia che l'ha riportata nelle mani delle forze curde del Ypg e Ypj, legate al partito siriano Pyd. Una serie di attacchi bomba ha compito oggi la cittadina al confine con la Turchia, causando diverse vittime.

Un attacco che arriva nel giorno in cui Nisrin Abdallah, comandante delle Unità di protezione delle donne, è a Roma, per parlare alla Camera dei deputati su invito di Sel e ricordare al parlamento la lotta che i curdi - e i siriani dell'Esercito siriano libero - stanno conducendo nella parte settentrionale della Siria.

Una lunga avanzata ha portato la coalizione, il Burkan al-Furat, a riconquistare Tall Abyad, sulla strada che dalla Turchia porta alla capitale Raqqa e poi a dirigersi verso sud, verso la capitale siriana del sedicente Stato islamico. Oggi, con i jihadisti che forse cominciano ad avvertire il rischio che siano tagliate ulteriori vie di approvvigionamento, gli attacchi a Kobane.

"Hanno di nuovo preso di mira le nostre sorelle e i nostri fratelli", ha commentato Massoud Barzani. Il presidente della regione semi-autonoma del Kurdistan iracheno ha ribadito che i peshmerga, i combattenti di Erbil, sono pronti a entrare di nuovo in Siria, per aiutare le forze del Ypg/Ypj.

È già successo in passato, quando Kobane era sottoposta all'attacco dell'Isis, durato mesi, che l'ha lasciata in macerie.

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