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Obamacare, schiaffo a Trump: "Non ci sono voti per abolirlo"

I senatori repubblicani rinunciano al voto contro la riforma sanitaria voluta da Obama

Obamacare, schiaffo a Trump: "Non ci sono voti per abolirlo"

Seconda debacle consecutiva di Donald Trump sull'abolizione dell'Obamacare, la riforma sanitaria voluta nel 2010 dal suo predecessore Barack Obama. Riforma che in campagna elettorale aveva messo nel mirino come prima legge da abrogare. Dopo le defezioni annunciate di almeno tre senatori, sui 52 che i repubblicani contano al Senato, sui 10 totali, il capo della maggioranza Mitch McConnell, riferisce la Cnn, ha annunciato che la Camera alta non voterà il progetto di legge noto come Graham-Cassidy per revocare la Obamacare, destinata quindi a restare.

La rete di Atlanta riferisce che McConnell avrebbe gettato la spugna - scatenando inevitabilmente l'ira di Trump che lo ritiene responsabile del fallimento - in un incontro a porte chiuse con altri congressisti repubblicani. Peraltro è innegabile che i repubblicani, che da 7 anni, dal giorno dell'approvazione, hanno dichiarato guerra alla Obamacare, non sono riusciti a trovare un'alternativa credibile. Il leader della maggioranza repubblicana al Senato statunitense, Mitch McConnell, ha escluso di convocare il voto sull'ultima proposta del suo partito per revocare e sostituire l'Obamacare, a causa della mancanza di sostegno nel suo schieramento politico. Lo hanno riferito i media americani. Il Gop ha infatti registrato l'opposizione di tre senatori del partito, John McCain, Rand Paul e Susan Collins.

I repubblicani hanno una maggioranza di 52 a 48 in Senato.

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