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Olimpiadi invernali, lo sgarbo americano alla Corea del Nord

Pence salta la cena inaugurale con i leader e passa solo per un saluto. La strada per risolvere la crisi coreana è ancora lunga

Olimpiadi invernali, lo sgarbo americano alla Corea del Nord

È stato il giorno della stretta di mano tra la sorella del dittatore e il presidente sudcoreano, ma anche il giorno che ha mostrato come gli Stati Uniti vedono alla situazione che si vive sul 38esimo parallelo con occhi diversi da quelli di Seul.

Kim Yo-jong e Moon Jae-in si sono guardate da vicino, nella tribuna che accoglie i leader mondiali, ma lo sgarbo americano è arrivato prima, a Yongpyeong, città vicina a Pyeongchang, dove era stato organizzato un ricevimento con circa 200 ospiti, tra i quali era previsto anche Mike Pence, il numero due di Trump.

Invitato non pervenuto, dicono le cronache. Pence ha saltato la cena prima della cerimonia di apertura, dove era previsto che sedesse con il presidente della Corea del Sud e il capo di Stato cerimoniale del Nord, Kim Yong-nam. Pence "è arrivato in ritardo", ha salutato chi si trovava al tavolo principale, ma poi "se ne è andato senza sedersi".

Faccia a faccia evitato, insomma.

A ribadire che le relazione tra gli Stati Uniti e la Corea sono ben più complicate di quanto un'improvviso calo nella tensione nella penisola possa lasciar sperare.

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