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Il padre del terzo terrorista: "L'avrei ucciso con le mie mani"

Il padre di Foued Mohamed-Aggad, l'ultimo kamikaze identificato, racconta la storia del figlio e di come avrebbe preferito morisse in Siria

Il padre del terzo terrorista: "L'avrei ucciso con le mie mani"

La polizia francese ha identificato il terzo kamikaze entrato in azione al Bataclan di Parigi il 13 novembre. Si chiama Foued Mohamed-Aggad, ha 23 anni ed è originario di Strasburgo. È stato identificato grazie alla madre che ha avvertito la polizia non appena ha ricevuto un sms da un numero siriano in cui le si comunicava che il figlio era morto come "martire a Parigi".

Il quotidiano Le parisien riporta le parole del padre del terrorista, Saïd Mohamed-Aggad: "È nato e cresciuto qui ed è stato scolarizzato in Francia, era un bambino tranquillo". Sottolineando che niente nella sua infanzia poteva portare a pensare che finisse così.

Spiega la fase della radicalizzazione, "si è fatto crescere la barba e ha cominciato a pregare. Ma da qui a immaginare quello che sarebbe accaduto dopo...sinceramente non l'abbiamo visto arrivare". Poi quel viaggio "vacanza" in Siria con il fratello e altri otto giovani. "Ci ha mentito facendoci credere che andava in vacanza", poi ha iniziato a perdere i contatti con il figlio. Spiega che si aspettava l'annuncio della morte del giovane, ma dalla Siria, era l'unico a non essere tornato e rivelva che "avrebbe preferito che morisse lì piuttosto che qui". Un rapporto spezzato tanto da scoprire della morte del figlio a Parigi solo dai media.

Saïd conclude dicendo che, se avesse saputo dell'intenzione del figlio, lo avrebbe ucciso lui stesso.

Nelle sue dichiarazione c'è un distacco totale da quel ragazzo divenuto un terrorista: "Che essere umano può fare quello che ha fatto lui?".

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