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Paradise Papers, Corbyn attacca la regina ma il Labour minimizza

Il leader dei laburisti britannici, Jeremy Corbyn, ha indirettamente invitato la regina Elisabetta a scusarsi per i fondi investiti nei paradisi fiscali caraibici. Ma il partito laburista prende le distanze dal proprio leader

Paradise Papers, Corbyn attacca la regina ma il Labour minimizza

Jeremy Corbyn non perde occasione per dimostrare il proprio astio nei confronti della monarchia britannica. E così, dopo che è uscito il nome della regina Elisabetta nello scandalo dei Paradise Papers, il leader laburista attacca a testa bassa la sovrana. Lascia intendere che la regina Elisabetta debba scusarsi, quando gli hanno chiesto se pensi che la reginae le altre persone coinvolte nei Panama Papers debbano scusarsi. Dopo poco, però, il Labour ha fatto marcia indietro, smentendo o quantomeno correggendo le parole del proprio leader. "Chiunque metta i soldi nei paradisi fiscali - ha detto il numero uno laburista - per evitare di pagare le tasse in Gran Bretagna, e certo ci vorrà un'inchiesta, dovrebbe fare due cose: non solo scusarsi, ma anche ammettere cosa viene fatto alla nostra società".

"Se una persona molto ricca vuole eludere le imposte nel Regno Unito e metter il suo denaro in un paradiso fiscale, chi è danneggiato? I nostri ospedali, le nostre scuole, la vita, sono tutti danneggiati, questi servizi pubblici e il resto della popolazione deve pagare per controbilanciare il deficit", ha aggiunto Corbyn. Questi ha poi chiesto al governo di autorizzare "un'indagine pubblica" sull'evasione fiscale, che rescinda i contratti pubblici con le imprese che approfittano di vantaggi fiscali all'estero.

Corbyn in passato aveva già dimostrato la propria ostilità nei confronti della regina. L'episodio forse più clamoroso risale all'ottobre di due anni fa, quando il laburista

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