Mondo

Il pianto di un bimbo fa spazientire Trump

"Mi piacciono i bambini che piangono", ma dopo un paio di minuti Donald Trump ci ripensa e caccia la mamma con il bebè che pangeva mentre lui stava parlando in un incontro elettorale

Il pianto di un bimbo fa spazientire Trump

Donald Trump stava tenendo un comizio ad Ashburn (Virginia), quando all'improvviso ha chiesto a una mamma di portare via il suo bambino che non smetteva di piangere. Lo ha detto scherzando, tra le risate del pubblico, ma di sicuro anche questo episodio, apparentemente insignificante, farà discutere. Interessante ricostruire tutta la scenetta, da quando il piccolo ha iniziato a farsi sentire.

"Ho sentito un bambino che piange, mi piace. Non preoccupatevi. Io amo i bambini", ha detto Trump. Subito dopo, rivolgendosi alla platea, ha aggiunto: "La mamma non si deve preoccupare: è giovane, bello e sano e questo è ciò che vogliamo". Tutto è bene ciò che finisce bene? Con Trump non si può mai dire.

Dopo poco, infatti, il candidato repubblicano ha cambiato idea. Il bambino, infatti, ha iniziato a piangere di nuovo e Trump, con una battuta delle sue, ha spiazzato tutti: "In realtà, stavo solo scherzando, può portare via il bambino" (guarda il video). E giù risate e appalusi. Ancora una volta Trump ha stupito tutti.

E ancora una frase delle sue: "È tutto a posto. Non si preoccupi. Credo che (la madre ndr) abbia davvero pensato che mi piace sentire i bambini piangere mentre sto parlando. La gente non capisce. Va bene" (guarda il video).

Il comizio di Ashburn è stato turbato non solo dal pianto del bambino ma anche dall’espulsione di due gruppi di manifestanti.

Nel frattempo, il magnate newyorkese ha ulteriormente inasprito le tensioni con i suoi critici all’interno del partito, rifiutandosi di dare il suo appoggio alla rielezione del presidente della Camera, Paul Ryan, e del senatore John McCain, due "pezzi da 90" del partito.

Commenti