Il pilota morto nel Mar Nero e la manovra d'emergenza che nel 2011 salvò l'equipaggio
25 Dicembre 2016 - 19:06Lo stesso aereo. Lo stesso pilota. Due finali diversi
Lo stesso aereo. Lo stesso pilota. Due finali diversi. Roman Volkov, con 3.500 ore di volo alle spalle, alla cloche del Tu-154 del Ministero della Difesa russo era riuscito a portare a termine un atterraggio d'emergenza il 29 aprile 2011. Allora velivolo ed equipaggio riuscirono a sottrarsi alla furia del vento e a mettersi in salvo: la manovra disperata del pilota permise di tornare sulla pista dell'aeroporto militare moscovita di Chkalovsky. La stessa striscia d'asfalto dalla quale il Tupolev inabissatosi a poche miglia dalla costa era partito alla volta di Sochi per quella che doveva essere la sua destinazione finale: la base russa in Siria per i festeggiamenti di Capodanno.
Ora Roman Volkov giace ora a 70 metri di profondità nel Mar Nero.