Parigi brucia

Il racconto di Eva, un'italiana sopravvissuta: "C'erano un sacco di corpi a terra"

La testimonianza della ragazza: " Non sapevamo dove andare. C'erano notizie di attentati ovunque, allo stadio, a Place de la Republique, in ogni angolo"

Il racconto di Eva, un'italiana sopravvissuta: "C'erano un sacco di corpi a terra"

Eva è una ragazza italiana sopravvissuta alla notte di terrore dell'attacco a Parigi di due giorni fa. Rintracciata da Sky, ha lasciato una testimonianza di quell'inferno.

"Stavamo andando a cena in un ristorante italiano, Marialuisa, m il tavolo non era ancora pronto e stavamo aspettando fuori. A un certo punto abbiamo sentito dei botti. Tanti. Non abbiamo visto neinte e pensavamo fossero dei petardi. A un certo punto, davanti al bar di fronte al ristorante si è riunita una folla di persone, che hanno iniziato a correre. Hanno iniziato a correre e un'automobile nera, con a bordo un uomo, si è messa lì davanti e ha cominciato a sparare. Noi dal lato del ristorante, abbiamo iniziato a correre dal lato opposto rispetto agli spari. Ci siamo riparati dentro a un portone per riprendere fiato e respirare. Quindi abbiamo visto altra gente correre e di nuovo altri spari. Abbiamo ricominciato a correre e ci siamo rifugiati in un altro ristorante, l'American Kitchen, che aveva spento le luci. Vedevamo dall'interjo quello che stava succedendo fuori, davanti a noi. C'erano un sacco di corpi a terra. Non capivamo fosse un attentato. Pensavamo ad una "normale" sparatoria. Non sapevamo dove andare. C'erano notizie di attentati ovunque, allo stadio, a Place de la Republique, in ogni angolo. Alla fine una nostra amica ha avuto un'idea: ci siamo rifugiate in un albergo, per aspettare e vedere cosa stava accadendo.

Alla fine abbiamo deciso di prendere una camera e restare lì, non per dormire. Non si poteva dormire con quello che stava succedendo"

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