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Reparti speciali inglesi infiltrati tra i senzatetto

Il compito degli operatori del 22º Reggimento SAS infiltrati tra i senzatetto nelle principali citta britanniche è di ingaggiare immediatamente la minaccia

Reparti speciali inglesi infiltrati tra i senzatetto

Operatori SAS dello Squadrone G e del Counter Revolutionary Warfare Wing (specificatamente addestrati nel combattimento ravvicinato in ambiente ristretto), sono stati infiltrati tra i senzatetto nelle principali citta britanniche per garantire tattiche di controguerriglia asimmetrica. La loro missione è quella di garantire una immediata risposta ad un attacco terroristico, limitando le vittime. Ogni operatore è equipaggiato con sistemi d’arma tipo Heckler e Koch MP7, adatta per l’impiego in ambiente urbano e che garantisce elevata precisione nel combattimento ravvicinato, protezione balistica, kit di sopravvivenza, sistemi di comunicazione ed un cane da assalto (con relativa armatura da indossare, pochi secondi). Il progetto MP7 è espressamente concepito per l’alta penetrazione basato su un sistema d’arma leggero e maneggevole. Gli operatori dello Special Air Service travestiti da mendicanti e senzatetto, secondo quanto riportato dal Mirror, sono stati infiltrati gradualmente a protezione concentrica dei siti sensibili e per ridurre al minimo le vittime tra i civili. Schierati poco distanti l’uno dall’altro cosi da garantire in pochi minuti una potenza di fuoco pari ad una pattuglia (probabilmente rinforzata di numero rispetto ai quattro componenti standard), ricevono cibo ed assistenza da altri membri del reggimento travestiti da volontari. Ci sono così tanti senzatetto nelle metropoli inglesi che è praticamente impossibile far saltare la copertura degli operatori.

E' una tattica chiaramente elaborata dal Counter Revolutionary Warfare Wing.

Il Joint Terrorism Analysis Centre ritiene altamente probabile un attacco terroristico come quelli di Londra o Manchester. Il compito degli operatori del 22º Reggimento è quello di ingaggiare immediatamente la minaccia.

“Sarebbe estremamente sciocco mettersi contro la SAS”

L’intera operazione è coordinata dalla polizia inglese, ma è l'United Kingdom Special Forces a gestire le comunicazioni e gli eventuali sviluppi delle unità sul campo. Le unità regolari inglesi hanno l’ordine di non pattugliare le aree coperte dallo Special Air Service o di allontanarsi in presenza degli operatori senza destare sospetto. Il 22º Reggimento contribuisce alle operazioni di sorveglianza su vasta scala, unendosi all’MI5 ed alle unità regolari.

L’unità Tuono Blu

Pochi minuti dopo l'attacco nel cuore di Londra, nell'area è stata inviata anche l'unità Blue Thunder/Tuono Blu composta da 70 operatori del reggimento SAS e così chiamata per il colore degli elicotteri non marcati utilizzati. Così come avvenuto in precedenti periodi con altissimo rischio di attentati, gli inglesi hanno mobilitato numerosi reparti dell’esercito che agiscono in borghese nelle principali città e nelle aree sensibili del Regno Unito. Allestiti, nei punti nevralgici del paese, dei veri e propri centri di comando, con gruppi di pronto intervento ed esfiltrazione rapida. Alcune unità dei reparti speciali sono dotati di particolare equipaggiamento pesante: fungeranno, qualora richiesto, da moltiplicatori di forze. Mantenuti in stato di allerta permanente, i 70 operatori del reggimento d'élite operano da tre campi di aviazione e due aeroporti di provincia: rappresentano l'ultima risorsa. L'unità Tuono Blu si è addestrata per fronteggiare diversi scenari ed è stata creata dopo le atrocità di Bruxelles. La sua attivazione prevede uno scenario da guerriglia urbana (deflagrazioni di ordigni improvvisati, fucili d'assalto, protezione balistica, terroristi addestrati), considerando che all'unità Tuono Blu sono stati assegnati anche gli elicotteri d'attacco Apache Ah-64, identificati ieri sera sul London Bridge. Oltre alla remota possibilità di poter ingaggiare un nemico in un contesto urbano inglese, il vero ruolo della piattaforma Apache AH Mk1, dotata di radar Longbow e corazzata per resistere ai proiettili perforanti da 12,7 mm, è quello di utilizzare i propri sensori per la conoscenza della situazione tattica.

I cani d’assalto

Con un olfatto 40 volte più sviluppato rispetto all’uomo, i cani d’assalto dei reparti speciali sono addestrati per rilevare e identificare sia materiale esplosivo che soggetti ostili nascosti. I cani dei reparti speciali sono due volte più veloci di un atleta umano e più letali di una pallottola. Per proteggere i propri cani d’assalto, i Navy Seal utilizzano l’armatura in kevlar Storm K9. Ogni armatura Storm K9, comprese le apparecchiature per la visione notturna con funzionalità ad infrarossi per consentire all'operatore collegato in remoto di identificare figure umane anche attraverso il cemento grazie al calore emesso, costa circa 80 mila dollari. I pastori tedeschi sono ancora utilizzati come cani da guerra dai militari americani, ma i più leggeri Malinois sono considerati migliori per il lancio in tandem con il paracadute e per le operazioni di discesa in corda doppia, tecniche spesso utilizzate dalle squadre Seal. La razza Malinois è simile al pastore tedesco, ma più piccola. Un maschio adulto pesa circa 30 kg.

I pastori tedeschi ed i Labrador in servizio con gli specnaz e l’FSB, il servizio segreto della Federazione Russa, sono protetti dalle nuove armature balistiche BzhS classe BR1 in compositi rinforzati della Armokom. La nuova corazza, secondo quanto dichiarato dall’azienda, è in grado di proteggere le parti vitali del cane dal fuoco di piccolo calibro e dalle schegge di granate senza limitare i movimenti dell’animale. La Armokom ha già ricevuto un ulteriore ordine dal Ministero della Difesa russo per sviluppare caschi balistici per proteggere la testa dei soldati a quattro zampe. La precedente armatura standard utilizzata dal Cremlino, nota come Tartaruga, pesa cinque chilogrammi: garantisce il massimo grado di protezione, limitando la mobilità del cane. E’ ideale per le operazioni a supporto delle unità guastatori dell’esercito russo. La nuova BzhS è stata progettata come struttura mobile che non limita i movimenti del cane. E’ in grado di arrestare i colpi da 9 mm esplosi ad una distanza di cinque metri da una pistola mitragliatrice Stechkin. Oltre alle armature balistiche, alcuni kit prevedono diverse dotazione offensive come l’elettroshock per neutralizzare il nemico. La Francia utilizza i pastori tedeschi, mentre lo Special Air Service utilizza i Malinois.

I Military Working Dog del 22º Reggimento sono dotati di protezione balistica in kevlar.

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