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Da rifugiati politici a reclutatori del Califfo

L'allarme del quotidiano algerino L'Expression: gruppi di reclutatori legati all'Isis e ad Al Nusra hanno ottenuto la qualifica di rifugiati

Da rifugiati politici a reclutatori del Califfo

Una nuova tecnica viene impiegata dagli jihadisti per raggiungere il fronte iracheno e siriano. Molti giovani algerini, per esempio, starebbero approfittando della Omra - uno dei pellegrinaggi alla Mecca che ogni buon musulmano deve fare almeno una volta nella vita - per raggiungere, attraverso l’Arabia Saudita, la Siria. Qui, poi, gli algerini entrano a far parte dei gruppi armati dell’autoproclamato Stato islamico. In molti, peraltro, secondo quanto riferisce il quotidiano algerino L’Expression, si sarebbero uniti ai miliziani del fronte Al Nusra.

Da quando in Siria è esplosa la rivolta armata contro il regime di Assad (2011), molti algerini sono entrati a fare parte dell’opposizione al presidente siriano. Negli ultimi mesi, però, il flusso già consistente si sarebbe ingrossato. Il governo algerino si sta adoperando per bloccare questi espatri, ma - a meno di evidenti intenzioni eversive - non può impedire l’ingresso a chi ne fa richiesta e ottiene le necessarie autorizzazioni a raggiungere i Luoghi Sacri in terra saudita. Il fenomeno non è stato ancora quantificato perchè, per le autorità algerine, è difficile censire le migliaia di fedeli che tornano dalla Mecca e dagli altri Luoghi Sacri.

Secondo fonti citate da L’Expression, però, gli investigatori algerini starebbero ricostruendo un altro scenario che potrebbe dimostrarsi inquietante: i reclutatorì dell’Isis, così come quelli del fronte Al Nusra, avrebbero ottenuto la qualifica di rifugiati siriani e, con essa, anche la libertà di muoversi liberamente tra i due Paesi per proseguire nella loro incessante opera di indottrinamento di reclute del jihad.

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