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La Romania vuole processare i capi della rivoluzione del 1989

I procuratori militari romeni vogliono mettere sotto processo i leader della rivoluzione del 1989 che portò alla fine della dittatura. Essi sono accusati di crimini contro l'umanità

La Romania vuole processare i capi della rivoluzione del 1989

La Procura generale di Bucarest ha annunciato venerdì 21 dicembre l’intenzione di voler avviare un procedimento penale ai danni dei leader della rivoluzione romena del 1989. Si tratta dell’ex presidente Ion Iliescu, dell’ex vice premier Gelu Voican Voiculescu, dell’ex comandante dell’aviazione militare Ioan Rus e dell’ex membro del Consiglio del Fronte di Salvezza Nazionale Emil Dumitrescu.

Il motivo? L’aver causato la morte o il ferimento di diverse migliaia di civili nonché traumi psicologici a grosse fette della popolazione. In poche parole, sul loro capo pende ora l’accusa di crimini contro l’umanità.

È quanto hanno affermato i procuratori militari romeni per i quali il ruolo dei leader della rivoluzione del 1989, la quale portò alla caduta del dittatore Nicolae Ceausescu, fu controverso. Se da un lato contribuirono alla caduta del regime, dall’altro essi avrebbero ingannato la popolazione con atti provocatori e di disinformazione con il vero scopo di ottenere potere e legittimazione.

Le loro azioni avrebbero causato una sorta di psicosi collettiva che portò a “scontri armati fratricidi, sparatorie e ordini da legge marziale” – così si legge – che culminarono con la morte di centinaia di civili, il ferimento di alcune migliaia e un danno psicologico alla popolazione che è rimasto difficile da rimuovere.

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