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La Russia pronta a far tornare in servizio i sottomarini Typhoon

La riconversione degli ultimi due sottomarini strategici Typhoon in lanciamissili da crociera sarebbe fattibile, ma economicamente non sostenibile per la Russia

La Russia pronta a far tornare in servizio i sottomarini Typhoon

La Russia potrebbe reintegrare in servizio attivo gli ultimi due sottomarini lanciamissili balistici a propulsione nucleare classe Typhoon, attualmente posti in riserva. È quanto riporta Tass. I due sottomarini Progetto 941 Akula, secondo la corretta classificazione russa, risultano disarmati ed ormeggiati al porto di Severodvinsk. Costruiti negli anni ’80, il TK-17Arkhangelsk ed il TK-20 Severstal sono rispettivamente in riserva dal 2006 e dal 2004.

Il 19 gennaio dello scorso anno, il Cremlino decise di denuclearizzare e smantellare le due unità del Progetto 941, poiché il loro reinserimento in servizio attivo era stato ritenuto "economicamente non sostenibile e redditizio". Nelle ultime ore, invece, le voci su una possibile riconversione dei due SSBN in SSGN si sono fatte più insistenti, per la medesima strategia adottata dagli Stati Uniti con la classe Ohio.

Stati Uniti, la classe Ohio SSGN

Quattro dei diciotto sottomarini strategici a propulsione nucleare classe Ohio, (l'Uss Ohio, l'Uss Michigan, l'Uss Florida e l'Uss Georgia), nel 2003 sono stati riconvertiti per lanciare missili Tomahawk. Gli Ohio SSGN sono stati equipaggiati con sette lanciatori verticali per missili da crociera convenzionali Tomahawk, per una capacità massima di 154 missili ad unità. I circa 600 Tomahawk a bordo dei quattro Ohio SSGN, rappresentano la metà della capacità missilistica convenzionale sottomarina della Marina degli Stati Uniti. L’altra metà è rappresentata dai sottomarini d’attacco classe Los Angeles, Seawolf e Virginia. Un sottomarino a propulsione nucleare classe Ohio SSGN potrebbe lanciare in immersione tutti i suoi 154 missili Tomahawk in soli sei minuti. Sottomarini, incrociatori e cacciatorpediniere della US Navy hanno una forza di novemila tubi missilistici compatibili con i Tomahawk. I quattro Ohio SSGN andranno in pensione entro il 2028. Per colmare la lacuna, la Marina degli Stati Uniti installerà dei nuovi lanciatori verticali sui sottomarini classe Virginia Block V. Grazie ad una nuova sezione lunga venticinque metri, progettata per ospitare ulteriori Virginia Payload Modules, i Block V avranno una capacità di fuoco di quaranta Tomahawk o sistemi di nuova generazione ad unità, rispetto ai dodici trasportati attualmente dai Block III e IV.

Russia, incrociatore lanciamissili sottomarino per compiti strategici

La classe Akula

Lunghi 173 metri, alti 23, larghi 23.3 metri con un dislocamento di 49.800 tonnellate ed in grado di raggiungere una profondità massima operativa di 400 metri, i sei sommergibili a doppio scafo pressurizzato (fondamentalmente due scafi della Classe Delta) Progetto 941 classe Akula, sono stati inseriti nel Guinness dei primati. Degli otto Akula pianificati dall’Unione Sovietica, ne furono costruiti soltanto sei. Tra il 1981 ed il 1989 sono state costruite sei unità: il TK-208 Dmitriy Donskoy nel 1981, il TK-202 nel 1983, il TK-12 Simbirsk nel 1984, il TK-13 nel 1985, il TK-17 Arkhangelsk nel 1987 ed il TK-20 Severstal nel 1989. La flotta Akula era schierata con la Flotta del Nord, di stanza nella base sovietica di Litsa Guba. Tra il 1996 ed 1997, a causa di una carenza di fondi e dopo soli tredici anni di servizio attivo, il Cremlino ritirò dal servizio tre Typhoon, disarmando il Tk-12 Simbirsk, il TK-202 ed il Tk-13. Risultano smantellati e demoliti il TK 202, il TK 12 ed il TK 13.

Gli Akula erano stati progettati dall’Unione Sovietica per contrastare la classe Ohio statunitense, con pattugliamenti strategici permanenti (120 giorni) a nord del Circolo Polare Artico, cosi da essere protetti dalle forze aeree e navali sovietiche. I 941 ricevettero uno scafo rinforzato, una riserva di spinta pari al 35% del dislocamento e furono equipaggiati con delle eliche schermate a protezione dalle collisioni con il ghiaccio. L’aspetto non convenzionale degli Akula era determinato dal compartimento missilistico a prua del battello, davanti la torretta. Ogni unità era armata con venti missili balistici a tre stadi R-39 Rif (SS-NX-20 Sturgeon) da ottantaquattro tonnellate, in grado di colpire qualsiasi punto negli Stati Uniti continentali.

Il sistema R-39 era armato con dieci testate a rientro multiplo indipendente (Mirv) da cento kilotoni. La ridondanza Akula era strutturata per mantenere in mare due unità a copertura di possibili bersagli. Due sottomarini in addestramento e gli ultimi due in manutenzione. Parliamo di una devastante capacità d'attacco. Un singolo sottomarino Akula, infatti, avrebbe potuto lanciare fino a duecento testate termonucleari, otto in più della classe dell'Ohio. I 941 erano inoltre equipaggiati con due tubi lanciasiluri da 650 mm e quattro da 533 mm, per un totale di 22 sistemi d’arma di vario tipo. Tra questi, i siluri tipo 53 ed i missili da crociera Starfish SS-N-15. Gli Akula erano in grado di raggiungere i ventidue nodi in superficie ed i ventisette nodi in immersione grazie a due reattori nucleari ad acqua pressurizzata 650 OKB da 190 MW ognuno, gli stessi utilizzati nelle classi Alfa, Mike, Sierra, Oscar.

TK-208 Dmitriy Donskoy, l’ultimo Typhoon

Il Progetto 941UM

Il TK-208 Dmitriy Donskoy è stato il primo sottomarini balistico a propulsione nucleare classe Typhoon ad entrare in servizio. E' attualmente inquadrato nella 18ª Divisione subacquea della Flotta del Nord. Le profonde modifiche a cui è stato sottoposto, hanno trasformato il TK-208 nel primo Typhoon avanzato, alla stregua di un sottomarino di quarta generazione. Il Progetto 941UM è stato concepito come piattaforma sperimentale per i missili balistici intercontinentali RSM-56 Bulava. Il TK-208 Dmitriy Donskoy Progetto 941UM, resterà in servizio fino al 2022.

Unione Sovietica, sottomarino balistico a propulsione nucleare Ottobre Rosso

Il "settimo" sottomarino classe Akula, denominato Ottobre Rosso, è stato protagonista del romanzo d’esordio di Tom Clancy pubblicato dal Naval Institute Press nel 1984. Nel romanzo, il sottomarino sovietico Progetto 941 Akula era equipaggiato con un nuovo tipo di propulsione silenziosa a idrogetto senza parti mobili denominato Caterpillar. Clancy immaginò un sottomarino Akula modificato ed armato con ventisei missili balistici, rispetto ai venti tradizionali. Grazie alla propulsione silenziosa, l’Ottobre Rosso avrebbe potuto lanciare impunemente un attacco di decapitazione dalla costa orientale degli Stati Uniti. Nel romanzo Caccia a Ottobre Rosso, il comandante Marko Ramius (Sean Connery) è segretamente in rotta verso le coste USA con lo scopo di disertare e consegnare il sottomarino nelle mani della Marina degli Stati Uniti.

Russia: i Typhoon SSGN

Fattibile, economicamente non sostenibile

L'idea di riconvertire due sottomarini strategici in lanciamissili da crociera, ha pienamente senso: la classe Ohio ne è un esempio. Convertendo i due SSBN in SSGN, Mosca otterrebbe un devastante capacità missilistica convenzionale sottomarina (undersea strike capability). Il compartimento missilistico a prua degli Akula, progettato per gli enormi missili R-39 Rif, sarebbe in grado di ospitare almeno duecento sistemi d'arma convenzionali ed ipersonici come i missili Kalibr, Oniks e Tsirkon. Una capacità di 400 missili da crociera strutturata su due piattaforme costruite negli anni ’80. Capacità, ovviamente, non immediata e certamente molto costosa. Il TK-17Arkhangelsk è in riserva dal 2006, il TK-20 Severstal dal 2004: entrambe le unità non dovrebbero aver preso il mare negli ultimi quindici anni circa. Molte le domande su questa ipotetica riconversione della classe Akula SSBN in SSGN. Si ignora, ad esempio, lo stato conservativo dei due scafi e le condizioni dei quattro reattori nucleari a bordo due due sottomarini. Sconosciuta la stima dei fondi necessari per riportare in servizio attivo le due unità e per sostituire una tecnologia rimasta sostanzialmente la medesima della Guerra Fredda. L'idea di riconvertire i due sottomarini strategici Akula in lanciamissili da crociera sarebbe fattibile, ma economicamente non sostenibile.

Si attende una decisione ufficiale del Cremlino.

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