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Delfini da combattimento schierati per proteggere le coste dai sub nemici

Mosca e Washington addestrano da decenni i leoni marini ed i delfini per proteggere le proprie coste dai sub nemici

Delfini da combattimento schierati per proteggere le coste dai sub nemici

I delfini da combattimento nell’acquario di Sebastopoli, inglobati nella Marina russa nel marzo del 2014, sono morti. E’ quanto ha dichiarato all’Observer l'inviato speciale della presidenza ucraina per la Crimea Boris Babin.

“I delfini da combattimento ucraini si sono rifiutati di obbedire ai nuovi istruttori russi e sono morti. Gli animali addestrati si sono rifiutati non solo di interagire con loro, ma hanno rifiutato anche il cibo. Sono morti poco tempo dopo”.

Immediata la replica russa. Kiev - ha dichiarato alla Sputnik il deputato russo Dmitry Belik - cerca di cancellare il suo atteggiamento negligente nei confronti degli animali.

"Per la mancanza di fondi per il loro sostentamento gran parte dei delfini sono stati venduti in strutture private. Dal 1995 al 2014 i delfini militari che dopo il crollo dell'Urss si trovavano in Ucraina, sono stati usati in delfinari privati e non sono stati più addestrati per operazioni militari. Senza alcun dubbio non si può parlare di patriottismo dei delfini ucraini, perché con l'Ucraina l'unità speciale di delfini aveva sostituito le spade con gli aratri e non si occupava più di operazioni militari, ma esclusivamente di eventi di natura commerciale".

Mosca e Washington addestrano da decenni i leoni marini ed i delfini per proteggere le proprie coste dai sub nemici. L’acquario di Sebastopoli è uno dei due centri al mondo per l’addestramento dei delfini al combattimento. Il secondo è gestito dalla US Navy, a San Diego, nel programma Marine Mammal Program. La Base navale Kitsap, a 20 miglia da Seattle ad esempio: è difesa dal maggio del 2010 da delfini addestrati dalla US Navy. Prima di allora, la Marina militare statunitense utilizzava una squadra di leoni marini addestrati per individuare nuotatori indesiderati.

Il Combat Dolphin Program di Sebastopoli

Secondo il sito ufficiale della Marina ucraina, il Combat Dolphin Program della Marina sovietica risale al 1960. Gli animali sono stati addestrati sia per rilevare attrezzature militari sul fondo del mare, sia per attaccare sub nemici. Nel 1980 l’addestramento ha incluso operazioni anti-sabotaggio e soccorso. Dopo il crollo dell’Unione Sovietica, l’intera sezione di addestramento dei delfini ed i suoi specialisti sono passati alla Marina ucraina. Sono stati poi utilizzati per compiti civili (come il trattamento di alcune patologie neurologiche infantili) al fine di mantenere intatta l’unità. Nel 2011 il Ministero della Difesa ucraino decise di riprendere il Combat Dolphin Program. Tuttavia tre anni dopo, il 13 febbraio del 2014, Kiev annunciò la chiusura del programma per carenza di fondi e la vendita degli animali agli acquari del pianeta entro un mese. L’annessione russa della penisola ha stravolto tali piani, inglobando strutture ed animali nella Marina russa.

L’ultima richiesta del Ministero della Difesa russo

Il 12 marzo del 2016 sul sito ufficiale del Ministero della Difesa russo venne pubblicato un annuncio per l’acquisizione di cinque delfini, tre maschi e due femmine. I delfini - si leggeva nell’avviso pubblicato sul sito del Ministero della Difesa - saranno presi in carico dagli specialisti dell’esercito russo e trasportati a bordo di speciali veicoli dotati di vasche riempite con acqua di mare. I delfini catturati saranno sottoposti ad un periodo di quarantena di 30 giorni in una struttura fornita dal contraente. Mosca richiedeva un’età compresa dai tre ai cinque anni di vita ed una lunghezza minima di 2,3 metri e massima di 2,7. Il Ministero della Difesa russo avrebbe infine pagato 25 mila dollari per l’acquisto dei cinque cetacei

Il Marine Mammal Program della US Navy

Dal 1959 la US Navy addestra delfini e leoni marini per diverse tipologie di missioni: sorveglianza dei porti, sminamento e recupero apparecchiature. Il programma è stato declassificato nel 1990. La US Navy utilizza cinque squadre di mammiferi marini, ognuna con uno specifico profilo di missione. Ogni team, formato da un uomo e da un animale è conosciuto in gergo con l’acronimo MK seguito da un numero. Le squadre MK 4,7 e 8 utilizzano esclusivamente delfini. La squadra MK 5 utilizza leoni marini mentre la MK 6 utilizza entrambi i mammiferi. I team possono essere dispiegati con un preavviso massimo di 72 ore in tutto il mondo. I delfini sono stati utilizzati in Vietnam per dieci anni, e nel 2003 nel golfo Persico. La base sottomarina Bangor su Hood Canal, 20 miglia a nord ovest di Seattle, è protetta da delfini. Nella nota ufficiale della Marina USA si conferma l’utilizzo dei delfini a difesa delle acque intorno alla base dal maggio del 2010. Prima di allora era utilizzata una squadra di leoni marini addestrati per individuare nuotatori indesiderati.

Secondo la Marina USA nessun mammifero è mai stato addestrato per uccidere.

Perché i mammiferi marini?

Il testo ufficiale del Marine Mammal Program

"I delfini possiedono naturalmente il sonar più sofisticato noto alla scienza. Mine ed altri oggetti potenzialmente pericolosi sul fondo dell'oceano, difficili da rilevare con sonar elettronici in particolare nelle secche costiere o nei porti, sono facilmente reperibili dai delfini. Sia i delfini che i leoni marini hanno un'eccellente visione a bassa luminosità ed un udito direzionale subacqueo che consente loro di rilevare e localizzare bersagli sottomarini, anche in acque scure o torbide. Possono immergersi per centinaia di metri senza alcun rischio per la loro salute. Un giorno i droni sottomarini potrebbero svolgere queste missioni, ma ad oggi la tecnologia non può competere con gli animali".

Cosa fanno gli animali?

"Recuperano oggetti nei porti, nelle zone costiere ed in profondità in mare aperto. I leoni marini individuano le linee di recupero della Marina sul fondo dell'oceano. I delfini sono addestrati nel cercare e contrassegnare la posizione delle mine sottomarine. Delfini e leoni marini sono addestrati per individuare e bloccare sub non autorizzati che potrebbero tentare di danneggiare le navi o le strutture portuali della Marina".

Come si spostano?

"Delfini e leoni marini sono addestrati per nuotare a pochi metri da una piccola imbarcazione. Gli animali possono essere trasportati anche via mare o per via aerea. Nei lunghi viaggi i leoni marini sono mantenuti in apposite strutture confortevoli progettate per mantenerli freschi ed umidi. I delfini sono posizionati in barelle sospese foderate in pile in contenitori di fibra di vetro riempiti con abbastanza acqua per sostenere comodamente il loro peso.

Un veterinario sovrintende al comfort e alla cura di tutti gli animali, mentre ciascuno è costantemente monitorato da un istruttore esperto".

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