Mondo

Russiagate, commissione Senato Usa: "Mosca interferì in favore di Trump"

Nuovi sviluppi nel filone del Russiagate. Secondo la commissione Intelligence del Senato americano, le agenzie di intelligence nazionali hanno ragione nel credere che la Russia abbia interferito nelle elezioni presidenziali del 2016 in cui Donald Trump ha battuto Hillary Clinton

Russiagate, commissione Senato Usa: "Mosca interferì in favore di Trump"

Il Russiagate si arricchiesce di un nuovo capitolo. Secondo quanto stabilito dalle conclusioni della commissione Intelligence del Senato, la Russia ha interferito nelle elezioni americane del 2016, quando Donald Trump è stato eletto presidente degli Stati Uniti. La commissione ha ritenuto che l'intelligence nazionale avesse avuto ragione nel considerare Mosca coinvolta nelle presidenziali Usa.

Il presidente della commissione, il senatore repubblicano Richard Burr ha affermato che "non c'è dubbio che la Russia abbia intrapreso uno sforzo senza precedenti per interferire nelle nostre elezioni del 2016". Questo è quanto conferamto da Burr in una nota. "Il personale della commissione ha trascorso 14 mesi a rivedere le fonti, le procedere e il lavoro analitico, e non vediamo alcun motivo per contestare le conclusioni".

Il capo dei rappresentanti democratici della commissione, il senatore Mark Warner della Virginia, conferma la linea del repubblicano. Che è pieamente in linea con le indagini del Russiagate. "Dopo una revisione approfondita, il nostro personale ha confermato che le conclusioni del comitato d'intelligence (Ica) erano accurate e puntuali. Lo sforzo russo era ampio, sofisticato e ordinato dallo stesso presidente Putin con lo scopo di aiutare DonaldTrump e danneggiare Hilary Clinton".

Il fatto che la conclusione dell'intelligence americana sia condivisa a livello bipartisan dai leader della Commissione intelligence del Senato è molto importante. Significa che c'è, di nuovo, una violenta rottura nel Grand Old Party, dal momento che i repubblicani della commissione della Camera hanno contestato i risultati finali del Comitato d'intelligence.

Il rapporto repubblicano della Camera ritiene che ci sono state "significative carenze dell'intelligence" in quella valutazione espressa dal Comitato. Inoltre, hanno anche aggiunto che, secondo loro, quel rapporto "mina la fiducia" degli elettori. Per Donald Trump una nuova tegola.

Non solo per la rinnovate accuse di complicità con i russi, ma anche per le implicazioni interne al partito repubblicano.

Commenti