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Salvini: "Missili di Trump sono un regalo all'Isis". E Le Pen si dice stupita

Salvini: "Forse per i problemi interni, forse mal consigliato dai guerrafondai che stanno ancora cercando le armi chimiche di Saddam Hussein, Trump in Siria fa la scelta più sbagliata"

Salvini: "Missili di Trump sono un regalo all'Isis". E Le Pen si dice stupita

"Missili Usa sulla Siria pessima idea e regalo all'Isis. Forse per i problemi interni, forse mal consigliato dai guerrafondai che stanno ancora cercando le armi chimiche di Saddam Hussein, Trump in Siria fa la scelta più sbagliata e riapre una guerra contro il terrorismo islamico che era già stata vinta. Forse qualcuno a Washington vuole ripetere i disastri dell'Iraq, della Libia e delle primavere arabe con tutte le devastanti conseguenze per Italia e Europa?". Così il segretario della Lega Matteo Salvini in una nota.

Dello stesso avviso Marine Le Pen, leader del Front National e favorita per il primo turno delle presidenziali in Francia, che si è detta "stupita" dalla reazione di Donald Trump all'attacco chimico in Siria. "Prima di operare dei bombardamenti in Siria occorreva attendere i risultati di un'inchiesta internazionale. Sono sorpresa da questa reazione", ha detto Le Pen in un'intervista alla televisione France 2. "Ciò che è accaduto in Siria è spaventoso e lo condanno. Ma serve prima di tutto un'inchiesta internazionale", ha aggiunto Le Pen. Ammiratrice di Trump e di Vladimir Putin, la leader del Front National sembra propendere per la linea del presidente russo, dopo i bombardamenti di questa notte da parte degli Stati Uniti.

"Gli attacchi scanditi nella notte dall'aeronautica Usa contro il territorio siriano rischiano di costituire una chiara violazione del diritto internazionale. Non solo, dimostrano per l'ennesima volta il reale valore che le potenze del mondo attribuiscono alle Nazioni Unite. Un valore nullo", hanno dichiarato i gruppi M5S di Camera, Senato ed Europarlamento. "Si è preferito bombardare ancor prima di incaricare l'Onu di avviare una inchiesta indipendente per accertare i responsabili dell'uso di armi chimiche. Le bombe, a quanto pare, vengono prima di tutto. La soluzione a una guerra non può essere un'altra guerra. Dopo 20 anni di errori non sembra essere cambiato nulla, purtroppo. No a un'altra Libia, a un'altra Iraq o a un'altra Afghanistan.

L'Italia resti fuori da questo risiko e rispetti articolo 11 della Costituzione".

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