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Si allarga l'impegno militare dell'Italia contro l'Isis

Centodieci istruttori italiani arriveranno in Iraq nel prossimo autunno

Si allarga l'impegno militare dell'Italia contro l'Isis

Prosegue l'impegno italiano nella lotta contro l'Isis. Oltre 100 istruttori militari italiani (per l'esattezza sono 110) arriveranno in Iraq nel prossimo autunno nel quadro della Coalizione guidata dagli Usa per combattere lo Stato islamico. L'annuncio l'ha dato oggi il ministro degli interni iracheno Muhammad Ghabban. In un comunicato diffuso dal ministero, si precisa che gli istruttori italiani attesi per le prossime settimane a Baghdad si aggiungono ai 200 circa già presenti a Erbil, capitale della regione autonoma del Kurdistan.

Il ministro Ghabban ha incontrato l’ambasciatore italiano a Baghdad, Marco Carnelos, per discutere la cooperazione nel campo della sicurezza, in particolare rispetto all’addestramento della polizia irachena. Ghabban ha sottolineato che la regione si trova ad affrontare una "guerra globale", notando l’assoluta necessità di rafforzare la cooperazione fra i paesi stranieri per affrontare il problema.

Ai futuri agenti di sicurezza iracheni verrà trasferita l’esperienza delle forze italiane. La nota del ministero precisa inoltre che il governo di Baghdad ha già stabilito le procedure per consentire quanto prima l’inizio dell’attività formativa da parte degli istruttori.

Di questi 110 uomini non fanno parte i trenta incursori del Nono reggimento d'assalto Col Moschin, che hanno raggiunto la base militare creata a Taqaddum, tra Falluja e Ramadi, dando supporto alle forze militari americane, a quelle irachene e ad alcuni clan sunniti locali, per operazioni cosiddette "outside the wire" per operazioni contro l'Isis.

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