Mondo

Siria, angoscia per la sorte di un altro reporter americano

Dopo la decapitazione di Foley, il mondo del giornalismo Usa è in apprensione per la sorte di Austin Tice, scomparso in Siria due anni fa: potrebbe essere in mano a Isis

Siria, angoscia per la sorte di un altro reporter americano

Mentre il mondo è ancora scosso dall'orrore per la decapitazione del reporter Usa James Foley, interrogativi sempre più angoscianti si addensano sulla sorte di un altro giornalista americano, Austin Tice, trentatré anni, scomparso in Siria nel 2012.

Tice è scomparso dal 14 agosto di due anni fa, quando se ne persero le tracce in una regione al confine con il Libano, a nord della capitale Damasco, al tempo teatro degli scontri tra uomini di Assad e ribelli locali. Secondo il Washington Post, che a sua volta citava "fonti bene informate", tra cui l'ambasciatore ceco in Siria, a fine agosto 2012 Tice si sarebbe trovato in mano a uomini del governo di Damasco e imprigionato nei pressi della capitale siriana.

Questa ipotesi venne confermata circa un mese più tardi anche dalla portavoce del dipartimento di Stato Usa, Victoria Nuland. Sempre nell'autunno 2012 era comparso un breve fimato in cui Tice era ripreso su un sentiero di montagna non identificato, bendato e circondato da uomini vestiti di bianco ed incappucciati. Prima di intraprendere la carriera di giornalista, Tice aveva servito nell'esercito in Afghanistan ed Iraq.

Ora il mistero si infittisce anche per le condoglianze che i genitori di Tice hanno voluto esprimere alla famiglia di James Foley: " "Negli ultimi 635 giorni - hanno scritto i genitori Marc e Debra Tice - abbiamo dovuto condividere un terribile incubo, che ci ha fatto essere vicini alla famiglia di Foley. A cui adesso va il nostro affetto". Nel video in cui si mostrava l'uccisione di Foley era inserita anche l'immagine del giornalista Steven Sotloff, minacciato di morte dai jihadisti di Isis

538em;"> che lo tengono in ostaggio.

Commenti