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Dagli Usa una nuova bozza per arrivare alla tregua a Ghouta

L'ambasciatrice ha presentato all'Onu una bozza per tentare di fermare l'attacco

Dagli Usa una nuova bozza per arrivare alla tregua a Ghouta

Arriva da Washington la nuova bozza di risoluzione presentata alle Nazioni Unite per raggiungere una tregua umanitaria nella Ghouta orientale, la sacca di ribellione alle porte di Damasco dove da oltre un mese le forze leali al presidente Bashar al-Assad stanno conducendo un'offensiva che ha già provocato almeno 1.100 vittime tra i civili.

La risoluzione precedente è del 24 febbraio e aveva ottenuto un cessate il fuoco che sarebbe dovuto durare per un mese, ma che "ha fallito", come all'Onu ha ricordato l'ambasciatrice americana Nikki Haley, che ha accusato i siriani e gli alleati russi di condurre una campagna di bombardamenti indiscriminati per riconquistare la zona ancora in mano ai ribelli.

Contro la Russia si è espresso anche l'ambasciatore francese Francois Delattre, che a Mosca ha chisto di "fermare il bagno di sangue", facendo pesare l'influenza che Putin ha su Damasco. E Washington ha messo in chiaro che nella bozza "non ci sono scappatoie antiterrorismo". Siamo "preparati ad agire se dovremo", hanno aggiunto.

Per l'Unicef sono particolarmente drammatici i numeri relativi all'infanzia.

"Quasi il 12% dei bambini sotto i 5 anni di età nella zona orientale di Ghouta soffre di malnutrizione acuta, il tasso più alto mai registrato dall' inizio del conflitto in Siria".

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