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Slovacchia, ex premier Fico si candida a giudice costituzionale

Ad avviso delle associazioni che si battono per la libertà di stampa in Slovacchia, il tentativo dell’ex premier di divenire componente della Corte sarebbe diretto a “ostacolare le indagini sull’assassinio di Jan Kuciak”

Slovacchia, ex premier Fico si candida a giudice costituzionale

L’ex primo ministro slovacco Robert Fico, a meno di un anno dalle sue dimissioni, ha recentemente annunciato di volersi “candidare a giudice costituzionale”. Egli aveva lasciato la guida dell’esecutivo lo scorso marzo in seguito all’uccisione del giornalista Jan Kuciak, autore di diverse inchieste sui legami tra i politici nazionali e la criminalità organizzata.

L’ex premier comparirà quindi nell’elenco di 18 candidati alla carica di membri della Corte costituzionale che il parlamento di Bratislava, entro la fine di questo mese, dovrà sottoporre al vaglio di Andrej Kiska, presidente della repubblica. Soltanto 9 dei 18 aspiranti magistrati verranno nominati da quest’ultimo componenti di tale istituzione.

I media slovacchi hanno subito definito “anomala” la candidatura di Fico, in quanto nessun ex primo ministro aveva mai aspirato a fare parte dell’organo in questione. Di conseguenza, gli avversari politici dell’esponente socialdemocratico hanno subito dichiarato che egli vorrebbe divenire magistrato costituzionale al solo fine di “esercitare ancora più potere” sulla vita politica slovacca. Nonostante non sia più a capo dell’esecutivo nazionale, Fico, a detta dei suoi oppositori, continuerebbe infatti a “dominare l’attività delle istituzioni”, in qualità di “consigliere privilegiato” dell’attuale premier Peter Pellegrini.

Ad avviso delle associazioni che si battono per la libertà di stampa in Slovacchia, inoltre, il tentativo dell’ex premier di divenire componente della Corte sarebbe diretto a “ostacolare le indagini sull’assassinio di Jan Kuciak”. Tali ong sostengono che proprio Fico sarebbe uno dei politici coinvolti negli “affari illeciti” oggetto delle inchieste del reporter.

Di conseguenza, sempre a detta delle associazioni, l’esponente socialdemocratico vorrebbe ascendere al vertice del potere giudiziario per “operare ingerenze ed esercitare potenti veti” nei confronti dei magistrati che stanno indagando sui mandanti dell’assassinio del giornalista.

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