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Sotto attacco le ambasciate a Tripoli

Almeno uno dei due attentati sarebbe stato rivendicato dall'Isis, che in passato ha già colpito altre sedi diplomatiche

Immagini diffuse dall'Isis mostrano l'attacco all'ambasciata marocchina
Immagini diffuse dall'Isis mostrano l'attacco all'ambasciata marocchina

Due attacchi hanno scosso la capitale libica. Nel mirino le ambasciate: prima quella sudcoreana e poi quella del Marocco.

Uomini armati hanno aperto il fuoco contro la rappresentanza diplomatica di Seul e lasciato due guardie libiche senza vita e una terza persona ferita. Un funzionario del ministero degli Esteri coreano ha fatto sapere che i suoi connazionali che lavorano all'ambasciata non sono rimasti feriti.

L'attacco sarebbe stato rivendicato da uomini del sedicente Stato islamico, anche se al momento non ci sono certezze sulla rivendicazione. Una bomba è poi esplosa davanti alla rappresentanza diplomatica del Marocco.

L'ordigno, ha spiegato un funzionario locale, era chiuso in una borsa ed è esploso davanti al cancello dell'ambasciata, nella zona di Bin Ashour. L'attentato non ha provocato vittime, né feriti. L'ambasciata marocchina non è al momento aperta.

Non è la prima volta che le ambasciate finiscono nel mirino, in una situazione che ormai da tempo non è più gestibile. A febbraio, la fazione libica che si riconosce nel sedicente Stato islamico ha attaccato la rappresentanza diplomatica a Tripoli. L'attentato è stato mostrato di recente, in un video che invita i jihadisti tunisini a unirsi all'Isis.

Nel mirino sono finite in passato anche le ambasciate egiziana e algerina.

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