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Spagna, quei bimbi "lupi mannari" a causa di uno sciroppo contaminato

A mettere in commercio in Spagna il farmaco contaminato sarebbe stata una casa farmaceutica con sede a Malaga, la Farma-Química Sur

Spagna, quei bimbi "lupi mannari" a causa di uno sciroppo contaminato

In Spagna si stanno moltiplicando casi di bambini “trasformati in lupi mannari”. Secondo i media locali, quasi venti neonati sarebbero finora stati colpiti da un’improvvisa ipertricosi, ossia da una crescita record di peli e capelli. Ad avviso del quotidiano El País, questa anomalia, che ha gettato nel panico tantissimi genitori iberici, sarebbe stata causata dall’alterazione di una medicina somministrata ai minori.

In base a un’inchiesta condotta dalla testata, tutti i neonati afflitti da pelosità anormale avrebbero ingerito un determinato sciroppo contro il reflusso gastroesofageo, prodotto dalla Farma-Química Sur, una casa farmaceutica di Malaga. Il giornale, citando analisi effettuate dall’agenzia governativa preposta al controllo del commercio di medicine, afferma appunto che il farmaco incriminato, prima di essere messo in vendita in tutta la Spagna, avrebbe subito “contaminazioni” all’interno dei laboratori dell’azienda. In particolare, lo sciroppo, somministrato ai bimbi dagli ignari genitori, sarebbe costituito da un miscuglio di omeprazolo, principio attivo anti-reflusso, e minoxidil, composto chimico che favorisce proprio l’irsutismo e combatte la perdita di peli e capelli.

I primi casi di “bambini lupi mannari” si sono verificati nella Cantabria, nell’Andalusia e nella Comunità valenciana, ma, sempre a detta di El País, l’ipertricosi a livello neonatale si starebbe trasformando in una vera e propria“epidemia”, estesasi ormai a tutta la Spagna.

All’indomani della pubblicazione dell’inchiesta, l’agenzia nazionale per il controllo del mercato dei farmaci ha finalmente disposto la sospensione della vendita nelle farmacie del Paese dello sciroppo contaminato. La stessa istituzione ha contestualmente rassicurato i genitori dei neonati affetti da pelosità anomala, esortandoli ad attendere qualche settimanaal fine di vedere il progressivo ritorno di peli e capelli dei piccoli alle loro normali dimensioni.

Nonostante le rassicurazioni fornite dall’agenzia statale, alcune coppie con figli colpiti da ipertricosi hanno deciso di trascinare in tribunale le autorità, colpevoli di avere autorizzato il commercio in Spagna di una sostanza dannosa per i bimbi e suscettibile di arrecare a questi ultimi “danni psicologici permanenti”. Di conseguenza, le associazioni dei genitori hanno avviato, presso numerosi tribunali iberici, cause di risarcimento ai danni del ministero della Salute.

Nessun commento sullo scandalo che la vede coinvolta è stato invece rilasciato dalla casa farmaceutica Farma-Química Sur.

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