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Spagna, critica "invasione islamista": nei guai segretario di Vox

Aveva detto che per la Spagna e l'Europa il nemico comune di "libertà, progresso, democrazia, famiglia, vita, futuro è l'invasione islamista"

Spagna, critica "invasione islamista": nei guai segretario di Vox

In Spagna il segretario di Vox è finito sotto inchiesta per delle riflessioni sull'islamismo.

La Fiscalía (Procura) Provinciale di Valencia, a seguito di una denuncia da parte di una organizzazione musulmana contro l'islamofobia, ha aperto delle indagini a carico di Javier Ortega Smith, segretario generale della Vox, perché durante un'iniziativa pubblica (tenutasi nel mese di settembre scorso presso il Casinò de Agricultura di Valencia) aveva detto che "il nostro nemico comune, il nemico dell'Europa, il nemico della libertà, il nemico del progresso, il nemico della democrazia, il nemico della famiglia, il nemico della vita, il nemico del futuro è l'invasione islamista".

Adesso il pubblico ministero avrà un periodo di tempo (massimo sei mesi) per svolgere le sue indagini sui fatti e sulle possibili implicazioni criminali e, in seguito, presentare una formale denuncia per possibile crimine di odio o per archiviare il caso. Il leader di Vox, ai sensi dell'articolo 510.1 del codice penale di Spagna rischia fino a quattro anni di carcere, pena massima prevista per coloro che "pubblicizzano, promuovono o incitano pubblicamente, direttamente o indirettamente, all'odio, all'ostilità, alla discriminazione o alla violenza contro un [...] gruppo per motivi [...] razzisti, antisemiti o di altro tipo legati all'ideologia, alla religione o alle convinzioni".

Sebbene Ortega usi il termine "islamista" e non "musulmana", l'associazione anti islamofobia ha percepito, dal contesto delle parole di Ortega Smith, non un riferimento ai terroristi jihadisti ma ai cittadini spagnoli (circa due milioni) di religione islamica. Il ritardo dell’apertura dell’indagine (ad aprile, un mese prima delle elezioni europee) su una dichiarazione fatta circa 8 mesi prima, ha portato molti spagnoli a sospettare sui social una azione politica della magistratura spagnola per attaccare Ortega Smith. Ma lo stesso segretario di Vox non sembra disposto ad indietreggiare.

"La posta in gioco è la nostra civiltà, che è seriamente minacciata", aveva detto Smith. "Non siamo i soli a dire questo. Sempre più europei stanno riflettendo sul perché stanno sempre più soffrendo nelle loro città, sul cosa significa l'applicazione della sharia e non sono disposti ad abbattere le loro cattedrali per farle sostituire dalle moschee. Gli europei non sono disposti a mettere fine alla civiltà che rispetta di diritti e libertà".

Santiago Abascal Conde, presidente della Vox dal 2014, autore di numerosi saggi politici, ha difeso strenuamente il suo segretario. "Questo stato totalitario ha messo il pubblico ministero a indagare sul nostro segretario generale che ha detto che c'è un'invasione islamista. Ma si può negare che molti vengano con questa intenzione?", ha detto Abascal. "Noi non siamo caratterizzati dall'odio verso gli stranieri ma dall'amore verso gli spagnoli, che vogliono zittire. Ma devono sapere che dovranno metterci tutti in prigione e anche allora non ci zittiranno".

In difesa del suo segretario Santiago Abascal ha assicurato che la sua formazione continuerà a chiedere alla Spagna di "controllare coloro che intendono imporre il burqa alle donne spagnole ed europee".

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