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Il dipinto blasfemo con la Vergine Maria che fa infuriare la Spagna

I Popolari parlano dei socialisti come autori di "discriminazioni permanenti avverso la realtà religiosa e, in particolare, la Chiesa Cattolica"

Il dipinto blasfemo con la Vergine Maria che fa infuriare la Spagna

In Spagna, un dipinto blasfemo, che mostra una Vergine Maria seminuda che si masturba sta scatenando una bufera, mettendo d'accordo anche partiti politici solitamente non alleati.

In occasione di una mostra che si terrà a Córdoba fino al prossimo 2 giugno, l'artista Charo Corrales ha sostituito il suo volto al viso della Vergine Maria e la mostra, mezza nuda, mentre solleva il suo manto e rivela i genitali. Immediate, nel silenzio assordante dei partiti di sinistra (il Psoe, cioè il Partido Socialista Obrero Español, Podemos, Esquerra Unida i Alternativa e altre sigle), sono state le denunce dei partiti di centro-destra, cioè Popolari, Ciudadanos e Vox che chiedono, quanto meno, la rimozione dell'opera "d'arte".

La mostra intitolata "Maculadas sin Remedio" è esposta presso il Consiglio Provinciale di Córdoba e rivendica una "più profonda femminilità" con immagini di vergini proposte da 14 artisti. Ma la tela della Corrales, a giudizio dei tre partiti politici e dei cattolici di Spagna, ha superato il limite.

Il Partito Popolare di Spagna e la formazione di destra Vox parlano di "offesa al sentimento religioso" e hanno presentato nella mattinata del 14 maggio una denuncia all'Ufficio del Procuratore per indagare se ci sono ipotesi criminali dietro queste immagini. Ma, a sorpresa, nel corso della stessa giornata di martedì 14 maggio, l'opera 'Con flores a María' di Charo Corrales, è stata lacerata da un taglio che ne ha deformato una parte.

I Popolari ritengono la mostra "un attacco al sentimento religioso della maggioranza della società di Cordova" e, di conseguenza, ne hanno chiesto il ritiro, considerando il reato che si può configurare in base all'articolo 525 del codice penale di Spagna, in quanto "derisione dei dogmi della Chiesa cattolica".

Da parte sua, il ministro della Cultura socialista del governo di Pedro Sanchez, José Guirao, ha condannato il taglio sul quadro di Charo Corrales ed ha difeso l'arte come "un campo di espressione e creatività". "Ci possono essere persone che possono sentirsi offese dal lavoro, ma il modo per risolverlo non è distruggerlo, ma presentando una denuncia".

Il portavoce dei Popolari della Provincia di Córdoba, Andrés Lorite, ha spiegato che sin dall'inizio del mandato il governo provinciale socialista della città andalusa "discrimina in modo permanente la realtà religiosa e, in particolare, le organizzazioni della Chiesa cattolica". Lorite ha spiegato che ci sono molte persone di Cordoba che praticano la religione cattolica e che si sono sentite offese, perché "in nessun caso si può accettare un reato di questo tipo da parte di nessuno, ma ancora meno da parte di pubblica amministrazione, come la Diputación di Córdoba". Riguardo all'attacco che ha subito una delle opere della mostra, Lorite ha sottolineato che "il vandalismo è riprovevole", e bisogna indagare anche sull'atto vandalico.

Alejandro Hernandez di Vox si è detto "scioccato" per "l'immagine disgustosa, offensiva e blasfema della Vergine Maria" esposta in un edificio pubblico e ne ha chiesto il ritiro immediato.

Per riparare la blasfemia contro la Beata Vergine Maria, madre di Dio, un gruppo di fedeli ha convocato per giovedì 16 maggio, un atto di riparazione presso la "Capilla del Adoremus" della città andalusa.

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