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Spari in Parlamento e morti: un jihadista terrorizza Ottawa

Un attentatore uccide una guardia italo-canadese, fa irruzione e viene freddato Premier in fuga. Fonti Usa: il killer è un convertito all'islam di origine algerina

Spari in Parlamento e morti: un jihadista terrorizza Ottawa

L'allerta anti terrorismo era stata appena innalzata ma adesso è ufficiale: il Canada, uno dei Paesi pilastro della Nato e politicamente più vicini agli Stati Uniti, è sotto attacco dei fanatici islamici. Due giorni dopo l'uccisione nei pressi di Montreal di un membro dell'esercito da parte di un simpatizzante jihadista poi abbattuto dai militari, ieri è stata la capitale Ottawa a diventare il palcoscenico dell'aggressione di un commando. La routine della città, solitamente tranquillissima, ne è stata sconvolta, ma è l'intero Paese nordamericano a essere sotto choc.

Gli attentatori sarebbero almeno tre, ma il condizionale è d'obbligo considerata la confusione. In serata la polizia non ha confermato l'ipotesi di terrorismo, ma ha parlato genericamente di «uomini armati» che hanno attaccato nella zona del Parlamento verso le dieci del mattino ora locale, colpendo dapprima presso il National War Monument: il soldato che montava di guardia al monumento ai caduti è stato ferito (è morto alcune ore dopo all'ospedale) a colpi di fucile da un uomo che poi è fuggito in direzione del vicino Parlamento, dove è riuscito a penetrare sparando. La vittima è Nathan Cirillo, 24 anni, riservista di base ad Hamilton, in Ontario. Ne è seguita una situazione di panico e caos, documentata da un giornalista locale che era munito di telecamera portatile: una nutrita sparatoria (una trentina di colpi) nei corridoi tra il terrorista e i militari di guardia. A colpire a morte l'attentatore è stata un ex Giubba rossa, Kevin Vickers, responsabile sicurezza del Parlamento e ora a tutti gli effetti eroe nazionale. Il terrorista ucciso è stato identificato a tarda sera per Michael Zehaf-Bibeau, cittadino canadese nato nel 1982. Secondo alcune fonti statunitensi, si tratterebbe di un cittadino del Quebec di origine algerina, recentemente convertito all'islam. Sembra però che altre persone armate fossero penetrate nel Parlamento e per ore i notiziari hanno parlato di una caccia all'uomo all'interno dello stesso edificio, in un crescendo di tensione, con l'esercito che ha circondato l'edificio con centinaia di uomini.

Nel frattempo i deputati si erano barricati dietro le porte dell'aula, mentre una ventina di uomini armati si gettavano a protezione del premier Stephen Harper, in quel momento presente e a colloquio con i capi dei principali partiti politici. Harper è stato rapidamente fatto uscire dall'edificio e condotto al sicuro in una località segreta.

Mentre si diffondeva la notizia - poi smentita - di spari anche nel Rideau Center Mall, un centro commerciale poco distante, la polizia comunicava che c'erano altri tre feriti (tra cui una guardia del Parlamento) ricoverati all'ospedale e che una complessa operazione era stata avviata per rispondere all'attacco: sembra che almeno un terrorista si fosse appostato anche sul tetto del Parlamento o di un edificio adiacente, e tutta la zona è stata messa nel mirino dei tiratori scelti.

A sera, con Ottawa piombata nel caos, la situazione non era sbloccata. Per ovvie ragioni di sicurezza la polizia non ha voluto rivelare le informazioni sulla matrice del gesto. Piuttosto, ha raccomandato ai cittadini di stare lontani dal centro e ha perfino imposto la chiusura delle scuole con gli studenti trattenuti al loro interno, vietando ai familiari di andare a prenderli. Massima sorveglianza attorno alle caserme, e posti di blocco sono stati istituiti per impedire l'uscita non controllata delle auto dalla città, che ha oltre un milione di abitanti.

Le ambasciate occidentali, incluse quella italiana e quella degli Stati Uniti, sono state chiuse per precauzione. Nella vicina Toronto sono stati cancellati due eventi in programma con la premio Nobel per la Pace pakistana Malala Yousafzai, che avrebbe dovuto ricevere la cittadinanza onoraria canadese.

Gli avvenimenti di Ottawa hanno suscitato viva preoccupazione nei vicini Stati Uniti. Il presidente Obama ha avuto un colloquio telefonico con Harper sulla situazione, e la difesa aerea è in stato di massima vigilanza: il comando aereo nordamericano Norad è stato allertato, aumentando il numero di velivoli pronti a intervenire.

A New York sono state rafforzate le misure di sicurezza davanti alle sedi consolari del Canada e del Regno Unito.

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