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Stati Uniti, Obama chiede poteri di guerra contro l'Isis

Il Congresso non autorizzava un operazione militare dal 2002, quando Bush dichiarò guerra all'Iraq. Sostieni il reportage

Stati Uniti, Obama chiede poteri di guerra contro l'Isis

Gli Stati Uniti vogliono dichiarare guerra all'Isis. L’amministrazione Obama ha informato i membri del Congresso statunitense che il presidente chiederà un’autorizzazione formale per combattere l’Isis, che proibirebbe l’uso di una "forza di terra offensiva duratura", limitando l’impegno a tre anni. Si tratta di un piano - di cui parla in anteprima il New York Times - che la Casa Bianca spera sia una via di mezzo per quelli che a Capitol Hill, a destra e sinistra, rimangono profondamente scettici sui suoi piani per fermare gli estremisti islamici. La richiesta, che potrebbe arrivare per iscritto già questa mattina, aprirebbe un lungo dibattito sui poteri presidenziali e sull’opportunità di impegnarsi in un’altra missione dall’esito incerto, quando gli Stati Uniti ancora stanno subendo le conseguenze dei due lunghi conflitti in Iraq e Afghanistan.

Il Congresso non vota per dare una formale autorità al presidente per un’operazione militare dal 2002, quando approvò la missione in Iraq voluta da George W. Bush, in base a prove - poi rivelatesi false - sul possesso di armi di distruzione di massa da parte del regime di Saddam Hussein. Finora, l’amministrazione Obama ha giustificato l’intervento contro l’Isis con l’Authorization for the Use of Military Force (Aumf) firmata da George W. Bush, dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001, che consente al presidente "l’uso di tutta la forza necessaria" contro nazioni, organizzazioni o persone coinvolte negli attentati dell’11 Settembre o nella preparazione di nuovi attacchi contro gli Stati Uniti. Un’autorizzazione, però, che per molti democratici è stata interpretata ormai in maniera troppo ampia per giustificare le azioni militari.

Dopo più di un decennio di guerre e 7.000 soldati americani morti in Iraq e Afghanistan, il presidente Obama dovrà affrontare i dubbi non solo dei democratici, che vogliono limiti all’operazione, sui luoghi dove mandare i soldati e sulla durata della missione, ma anche dai repubblicani, che hanno dubbi sulla possibilità che la strategia di Obama possa funzionare per sconfiggere l’Isis. Infine Barack Obama non esclude l’invio, su richiesta del Pentagono, di truppe di terra a sostegno dei raid aerei contro l’Isis in Siria e in Iraq.

"Non si chiede il dispiegamento di truppe da combattimento in Siria e in Iraq. - ha detto in serata alla Casa Bianca il presidente - Questo non è necessario per sconfiggere l’Isis. All’invio di truppe si ricorre solo se è assolutamente necessario".

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