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L'ultimo orrore dell'Isis. Vendere la salma di James Foley per un milione

Lo Stato islamico, dicono fonti sentite da BuzzFeed, sta cercando di ottenere un grosso riscatto in cambio della restituzione della salma del giornalista decapitato ad agosto

L'ultimo orrore dell'Isis. Vendere la salma di James Foley per un milione

Gli Stati Uniti, è risaputo, non pagano riscatti per i propri cittadini nelle mani dei gruppi terroristici. È una politica che hanno ribadito spesso negli ultimi mesi e che i jihadisti dello Stato islamico (Is) hanno utilizzato come strumento di propaganda contro di loro e contro la Gran Bretagna, che si comporta allo stesso modo.

Della cosa, per esempio, ha parlato più volte John Cantlie, un giornalista nelle mani dell'Is che compare in diversi video, utilizzato come una sorta di portavoce dagli uomini del sedicente califfo Abu Bakr al-Baghdadi, accusando il governo di Londra di avere abbandonato i suoi nelle mani del gruppo.

Ma se di ottenere soldi in cambio del rilascio degli ostaggi non se ne parla, lo Stato Islamico starebbe ora cercando di guadagnare dalla restituzione del corpo di uno degli uomini decapitati in Siria, il fotogiornalista James Foley.

A scriverlo è il sito BuzzFeed, il cui corrispondente Mike Giglio cita tre diverse fonti in contatto con lo Stato islamico o persone ad esso vicine, pronte a giurare che i jihadisti stanno cercando un accordo che porti nelle loro casse un milioni di dollari in cambio delle spoglie di Foley, che sarebbero condotte fino al confine tra Siria e Turchia. Il gruppo si sarebbe anche offerto di inviare campioni di Dna per convincere la controparte della validità dell'accordo.

Una delle fonti è un ex ribelle che ora farebbe da intermediario con al-Nusra, il gruppo qaidista attivo in Siria, per negoziare il rilascio di ostaggi e sarebbe stato avvicinato da uomini dello Stato islamico, con il compito di trovare un canale per raggiungere la famiglia Foley o gli Stati Uniti.

Ci sarebbe poi un ufficiale del cosiddetto Esercito libero siriano e un uomo con connessioni nello Stato islamico, che a BuzzFeed ha detto che si tratta semplicemente di "affari".

Dal punto di vista dell'Is l'affermazione non è affatto lontana dalla verità. L'economia del gruppo, che mira a mantenere il controllo su un territorio che si estende tra Siria e Iraq, deve molto al contrabbando di petrolio e reperti archeologici, alle donazioni private, ma anche ai riscatti pagati per la liberazione degli ostaggi.

La stessa famiglia Foley, prima che il giornalista fosse decapitato, sarebbe stata contattata con la proposta di un pagamento in cambio della libertà di James.

Un riscatto da 100 milioni di dollari, che gli Stati Uniti si rifiutarono di pagare allo Stato islamico.

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