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Stato islamico: "Ecco come scoprire un infiltrato dei Servizi Segreti"

Lo Stato islamico riporta presunte chat e post pubblicati su Telegram, Twitter e Facebook. Secondo al-Naba dietro quegli account si celerebbero i Servizi Segreti occidentali

Stato islamico: "Ecco come scoprire un infiltrato dei Servizi Segreti"

Lo Stato islamico ha pubblicato questa notte il 202° numero di al-Naba. Nella seconda infografica del settimanale, l’organizzazione terroristica riporta sei screenshot di altrettante (presunte) chat e post pubblicate su Telegram, Twitter e Facebook. Secondo gli autori al-Naba, dietro quegli account si celerebbero i Servizi Segreti occidentali.

Stato islamico, il settimanale al-Naba

Originariamente prodotto da Central Media Diwan, il settimanale al-Naba (terzo canale dell'architettura Idra) nasceva per la massima diffusione e l'immediata lettura sul campo per le forze di guerriglia. Un approccio certamente diverso da quello adottato per Inspire, Rumiya o Dabiq, intesi come veri e propri manuali di guerra. Mutati contesti operativi impongono una diversa letteratura di supporto. Fino al 140° numero di al-Naba, lo Stato islamico non ha adattato la sua letteratura di riferimento al contesto, preferendo sospendere la produzione delle sue principali opere. Tuttavia proprio il 141° numero rappresenta il punto di svolta per una metamorfosi editoriale necessaria. Al-Naba si è trasformato gradualmente in uno strumento ibrido con al suo interno i contributi e gli autori di Rumiya. Sarebbe opportuno rilevare, non considerando la letteratura parallela pubblicata su canali riservati, che al-Naba resta l’unica produzione dello Stato islamico diffusa sulla rete con regolarità. Scritta fin dal primo numero in arabo e mai tradotta, l’opera ha un preciso scopo: rivendicare ogni attentato nel globo, dando visibilità, credito e profondità digitale alle operazioni che non ottengono rilevanza sui media occidentali. Oltre alle necessità operative contestuali, lo Stato Islamico ha l’esigenza di rispondere ad al Qaeda, a sua volta ritornata con prepotenza e capacità sulla rete con opere molto raffinate ed incisive. Lo Stato islamico si è reso conto dell'inefficacia dei Media Operative (i simpatizzanti), orfani di una costante linea strategica di riferimento, come ad esempio avvenuto durante il Ramadan. Al-Naba opera come vetrina promozionale per i video della serie Inside the Caliphate e Harvest of the Soldiers e per le produzioni diffuse da Al-Furqan Media. I ritardi delle uscite di al-Naba coincidono esattamente con la diffusione sulla rete di un nuovo video. Quando non disponibili (ritardo massimo di 10 giorni), le uscite di al-Naba sono praticamente calendarizzate: nella notte tra giovedì e venerdì di ogni settimana

Stato islamico, pubblicato il 202° numero di al-Naba

Pubblicato questa notte il 202° numero del settimanale al-Naba. Il settimanale esce nella notte tra giovedì e venerdì di ogni settimana da oltre quattro anni. Questa volta abbiamo scaricato la nostra copia da Youtube. La tecnica utilizzata da simpatizzanti e terroristi per diffondere materiale ufficiale dello Stato islamico su YouTube è la medesima di sempre: banale, stupida, ripetitiva, ma efficace. Ritorniamo ad al-Naba. Come di consueto linguaggio semplice, stile e contenuti basilari per una forma di indottrinamento essenziale, ma concepita per un preciso pubblico di riferimento. Nel 202° numero di al-Naba troviamo la solita infografica giocattolosa (pagina 2) con i dati del “raccolto settimanale”. Solitamente è la parte più condivisa sulla rete poiché quella disponibile senza ricerche. Oltre all’infinita sequela di attentati rivendicati, impossibili da confermare in maniera indipendente, al-Naba ospita un nuovo approfondimento (pagina 3) dedicato ai principi basilari da seguire per compiere attentati con successo. Ricordiamo che la prima parte del "vademecum del buon jihadista" risale al 192° numero di al-Naba.

Al-Naba riconosce le capacità dell'Occidente e ritorna a parlare del concetto di successo nelle operazioni: "mantenete il segreto e camuffatevi tra gli infedeli. La soluzione, come sempre, è in Allah". Per garantire il successo nelle operazioni, i soldati dovranno attendere l'interpretazione del volere divino che spetta al ramo centrale dello Stato islamico. "La raccolta delle informazioni e la pianificazione sono elementi essenziali per il successo. Abbi fiducia in Dio Onnipotente e nelle sue buone opere. Nel fare ciò, taci. È il mezzo più importante per il successo". Anche questo testo è un aggiornamento del 192° numero (che a sua volta si interfaccia con l'infografica diffusa da Amaq per i "sei mesi di raccolto del 2019"), quello dedicato alle "cellule serpenti". Al-Naba, infatti, consigliava di procedere con le operazioni pianificate e sfruttare le occasioni propizie per arrecare il massimo danno: "colpire e scomparire come farebbe un serpente".

Stato islamico: "ecco come scoprire un infiltrato dei Servizi Segreti"

Infografica di chiusura del 202° numero del settimanale al-Naba. I terroristi riportano sei screenshot di altrettanti (presunti) post e chat pubblicate su Telegram, Twitter e Facebook. Secondo al-Naba dietro quegli account si celerebbero i Servizi Segreti occidentali. Al-Naba avrebbe monitorato e rilevato dei comportamenti ritenuti anomali e che identificherebbero, secondi i terroristi, degli account gestiti direttamente dai Servizi Segreti occidentali. Ecco come, secondo al-Naba, riconoscere un possibile account dell'intelligence su Telegram, Twitter e Facebook:

1) Richiede del denaro per aiutare i prigionieri cosi dà scoprire i donatori

2) Rivendica una presunta comunicazione con gli uffici dello Stato islamico ed i suoi soldati

3) Pubblica annunci per partecipare alle operazioni

4) Pone diverse domande per identificare i partecipanti

5) Richiede assistenza per l'immigrazione e l'asilo

6) Offre servizi di diversa natura e soldi ai Mujahideen

Si legge nel testo alla destra dell'infografica: “I nemici di Allah cercano di infliggere danni ai Mujahideen infiltrando spie che affermano di essere soldati dello Stato Islamico. Cercano di rivelare la loro identità e di determinare la loro posizione per trarli in inganno ed arrestarli. I musulmani dovrebbero stare attenti a coloro che non conoscono personalmente".

Conclusioni

Le sequenze estrapolate dalle presunte chat e post pubblicati su al-Naba, potrebbero essere state inventate dagli autori del settimanale così da dimostrare la “stupidità dei crociati”. Il concetto della stupidità dei crociati, più volte menzionata nei testi jihadisti, va inteso come l’incapacità dell’Occidente nel prevedere, contrastare ed affrontare in modo efficace l’azione dei Mujahideen. Al-Naba non fornisce altre informazioni sulla natura degli account come ad esempio la data di creazione, l'origine dello pseudonimo, la foto profilo scelta, i post condivisi, i commenti ed il reale grado di interazione nelle chat di Telegram. Lo storico delle attività degli account avrebbe supportato la teoria dei comportamenti anomali.

In mancanza di tali dati basilari, chat e post pubblicate sull'infografica di al-Naba potrebbero essere stati inventate su ipotesi plausibili o riferirsi a precedenti realmente avvenuti.

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