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'Il Sud spende in donne e alcol' ​E Berlino difende Dijsselbloem

Dijsselbloem contro i Paesi del Sud Europa: "Spendono tutto in alcol e donne". Scoppia la bufera. Ma la Germania lo difende: "Apprezziamo il suo lavoro"

'Il Sud spende in donne e alcol' ​E Berlino difende Dijsselbloem

"I Paesi del Sud Europa spendono tutto in alcol e donne". Le parole del presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, hanno fatto indignare tutti. Tranne la Germania. Mentre da più parte piovono su di lui richieste di dimissioni, il solo a schierarsi al suo fianco è stato il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble. "Non diamo voti di stile".

"Ciascuno è responsabile dei suoi commenti". Rispondendo alle domande dei giornalisti sulle dichiarazioni del presidente dell'Eurogruppo, il portavoce della Commissione Margaritis Schinas ha preso le distanze da Dijswselbloem ricordando che il presidente Jean-Claude Juncker "ha sempre espresso il suo rispetto, la sua simpatia e perfino il suo amore per la parte Sud dell'Europa". Lo stesso, però, non è stato fatto dalla Germania che con le parole di Schaeuble continua a sostenere il numero uno dell'Eurogruppo di cui "apprezza il lavoro". La portavoce del ministero tedesco delle Finanze ha affermato che "non intendono fare osservazioni sullo stile" delle dichiarazioni nell'intervistà rilasciata da Dijsselbloem al quotidiano tedesco Faz, che ha suscitato vivaci critiche.

Nell'intervista alla Faz Dijsselbloem ha detto, senza troppio giri di parole, che nel periodo dell'eurocrisi i Paesi del Nord di Eurolandia hanno dimostrato solidarietà verso quelli del Sud. E poi ha aggiunto: "Considero la solidarietà un elemento molto importante, ma chi la richiede ha anche obblighi. Non posso spendere tutti i soldi in alcol e donne e dopo chiedere aiuto". Parole che, tramite il suo portavoce, ha provato a minimizzare, ma senza chiedere scusa. Per questo, in molti hanno apertamente chiesto le sue dimissioni. "Quelle parole sono razziste, xenofobe e sessiste", ha detto il premier del Portogallo, Antonio Costa, durante una conferenza stampa a Lisbona. "L'Europa - ha rincarato - sarà credibile come progetto comune sulo il giorno in cui Dijsselbleom smetterà di essere capo dell'Eurogruppo e si scuserà chiaramente con tutti i paesi e i popoli che sono stati profondamente offesi dalle sue dichiarazioni". "Dijsselbloem ha perso una ottima occasione per tacere", ha scritto su Facebook l'ex premier Matteo Renzi. "Gente come Dijsselbloem, che pure appartiene al partito socialista europeo anche se forse non se ne è accorto, non merita di occupare il ruolo che occupa. E prima si dimette meglio è. Per lui ma anche per la credibilità delle istituzioni europee".

Di lasciare la poltrona, però, Dijsselbloem non ha alcuna intenzione. Anzi ha respinto le dimissioni al mittente autoassolvendosi per quanto detto. "Non ho intenzione di dimettermi - ha detto alla fine di una giornata infuocata - sono spiacente che qualcuno si sia offeso per la mia osservazione".

Quindi ha spiegato: "Era severa, viene da una cultura olandese severa e calvinista, ed è stata detta in modo diretto, all'olandese".

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