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Caccia da dominio aereo Usa a difesa di Seoul, Pyongyang schiera missili balistici

Le agenzie di intelligence Usa confermano il rischieramento ma precisano che il KN08 non è stato ancora testato: "I missili balistici intercontinentali della Corea del Nord non possono essere considerati operativi".

Caccia da dominio aereo Usa a difesa di Seoul, Pyongyang schiera missili balistici

Quattro caccia F-22 Raptor hanno eseguito il primo volo a bassa quota in Corea del Sud, a ridosso dei confini con il Nord. Una dimostrazione di forza degli Stati Uniti a sostegno dell’alleato nella Regione. I caccia, 24 ore fa, sono atterrati presso la Osan Air Base, nei pressi di Seoul. I Raptor sono stati scortati da altri caccia Usa e della Corea del Sud.

L'F-22 è il primo caccia da dominio aereo del mondo – dichiarano in un comunicato dal Comando militare statunitense della Corea del Sud – e rappresenta soltanto una delle numerose opzioni del nostro arsenale a difesa di questa grande nazione.

Gli Stati Uniti, secondo una prassi ormai consolidata nei momenti di tensione, inviano potenti piattaforme volanti in Corea del Sud. Il mese scorso, un B-52 (probabilmente disarmato, ma con capacità nucleare) ha effettuato un volo a bassa quota a ridosso del confine con il Nord. Un chiaro segnale degli Usa dopo il quarto test nucleare eseguito da Pyongyang.

La morsa degli Stati Uniti si è ulteriormente stretta all’inizio del mese, dopo il lancio di un razzo per la messa in orbita di un satellite di osservazione, almeno secondo la versione della Corea del Nord. Si tratta comunque dell’ennesimo passo avanti per la piena capacità di proiezione intercontinentale della Corea del Nord, considerando le “similitudini” tra la tecnologia spaziale e quella missilistica di proiezione. Pyongyang afferma di aver messo in orbita il satellite “Kwangmyongsong-4”, evoluzione del sistema lanciato tre anni fa, nove minuti e 46 secondi dopo il decollo. La Corea del Nord ha già confermato l’intenzione di lanciare altri “satelliti”. In un discorso al parlamento, particolarmente duro, il presidente Park Geun-hye ha dichiarato che la Corea del Sud adotterà “specifiche misure per impedire alla Corea del Nord di portare a compimento le sue ambizioni nucleari che porteranno soltanto al collasso del regime”.

Washington e Seoul, intanto, continuano a discutere sulla possibile implementazione del sistema di “Difesa d'area terminale ad alta quota” (Terminal High Altitude Area Defense – THAAD), nonostante le rimostranze cinesi e russe.

Il "Kinetic Kill" dovrebbe essere in grado di distruggere un missile balistico a medio e corto raggio grazie all’energia cinetica da impatto. Lockheed Martin, conferma un raggio di azione di 200 km ad un'altitudine operativa di 150 km ed una velocità massima di Mach 8.24. L’attuale difesa della Corea del Sud è affidata ad una integrazione stratificata fra i sistemi Aegis e Patriot. I sistemi THAAD chiuderebbero il cerchio difensivo a protezione dello strato esterno. Seoul, infine, ha confermato che la prossima esercitazione militare congiunta, prevista in primavera, sarà la più grande della storia del Paese.

Pyongyang ha definito tale esercitazione come una “prova generale per l'invasione del Nord”, ma gli Stati Uniti hanno sottolineato la natura difensiva delle manovre.

Secondo l’ultimo rapporto dei servizi segreti americani, la Corea del Nord avrebbe schierato su sistemi mobili, alcuni missili balistici intercontinentali KN08 (Hwasong-13). Le agenzie di intelligence Usa precisano che “il KN08 non è stato ancora testato, ma se funzionasse sarebbe probabilmente in grado di raggiungere gran parte del territorio continentale degli Stati Uniti".

Tuttavia – si rileva nel rapporto dei servizi segreti - i missili balistici intercontinentali della Corea del Nord non possono essere considerati operativi.

”Il processo di sviluppo è molto lento e attualmente nello stato settentrionale manca la tecnologia per un attacco nucleare contro gli Stati Uniti”.

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