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La Task Force russa nel Mar Mediterraneo

Al via nell'area di addestramento nelle acque internazionali del Mediterraneo, adiacente al confine marittimo della Siria, l'esercitazione della flotta navale russa

La Task Force russa nel Mar Mediterraneo

Le aree costiere della Siria sono interdette alla navigazione a causa della prevista esercitazione della Marina russa. È quanto si legge nell’avviso internazionale per il personale dell'aviazione (NOTAM) ed ai naviganti. L'area di addestramento situata nelle acque internazionali del Mediterraneo è adiacente al confine marittimo della Siria: sarà interdetto oggi e domani. Ulteriori manovre si svolgeranno dal 17 al 19 e dal 25 al 26 aprile dalle 10 alle 18 ora di Mosca.

Russia: La Task Force del Mediterraneo

La Russia ha aumentato la sua presenza navale nel Mediterraneo dopo aver annunciato nel dicembre 2012 la creazione di una task force permanente per proteggere i propri interessi nella regione. Dal 1° maggio del 2013, tutte le navi da guerra russe nel Mediterraneo sono state raggruppate in un’unica task force operativa che dipende da Sebastopoli, comando della Flotta del Mar Nero. Attualmente la Task Force del Mar Mediterraneo è composta da quindici navi da guerra russe tra cui due fregate classe Admiral Grigorovich, due cacciatorpediniere lanciamissili classe Kashin-Mod, la Neustrashimy e la Smetlivy ed almeno un sottomarino classe Varshavyanka, accompagnate da varie navi da sbarco e ausiliarie. Della Task Force del Mediterraneo fanno parte tre navi d’assalto anfibio classe Ropucha: la Caesar Kunikov, la Nikolay Filchenkov e la Azov. Le navi cisterne ed ausiliarie effettuano rotazione costante dalla Flotta del Mar Nero. Le cinque principali Flotte della Russia partecipano in rotazione all’implementazione costante nel Mediterraneo. Attualmente l’Ammiraglia della Task Force del Mediterraneo è la fregata lanciamissili capofila della classe Admiral Grigorovich.

La classe Admiral Grigorovich

La classe Admiral Grigorovich, progetto 11356, è in costruzione. Le fregate missilistiche attualmente in servizio sono la capofila Admiral Grigorovich e la Admiral Essen: quest’ultima si trova nel Mar Nero. La terza unità, la Admiral Makarov si trova nel Mar Rosso e potrebbe facilmente spostarsi in posizione d'attacco. Risultano in costruzione la Admiral Butakov e la Admiral Istomin. Non ancora avviato il cantiere per l’ultima unità, la Admiral Kornilov. Sono progettate per operare nel Mar Nero e nel Mar Mediterraneo. Per la flotte del Nord e del Pacifico, l'Ammiragliato russo predilige la classe Admiral Gorshkov Progetto 22350. Le navi da guerra della classe Admiral Grigorovich hanno un dislocamento di 4.000 tonnellate, una velocità di 30 nodi per pattugliamenti di 30 giorni. Si basano sulla tecnologia modulare utilizzata per le fregate indiane costruite in Russia, la classe Talwar. Da queste ultime ereditano le caratteristiche stealth dello scafo per ridurre la RCS e gli accorgimenti per ridurre la segnatura acustica. Sono equipaggiate con i nuovi sistemi modulari di difesa aerea Shtil, ritenuti in grado di intercettare diverse minacce stratificate.

Il 31 magio scorso la fregata missilistica Admiral Essen, classe Admiral Grigorovich ed il sottomarino Krasnodar, classe Varshavyanka, hanno lanciato quattro missili da crociera Kalibr contro obiettivi localizzati fuori la città siriana di Palmira. I missili da crociera sono stati lanciati dal Mediterraneo orientale. Il Krasnodar (quarto sottomarino classe Varshavyanka), ha lanciato in immersione. Tutti gli obiettivi sono stati distrutti. Si è trattato del battesimo del fuoco per entrambe le unità.

Novorossiysk, la tana dei “buchi neri”

Sottomarini classe Varshavyanka - Improved Kilo

I sottomarini diesel-elettrici classe Varshavyanka Progetto 636.3 rappresentano un elemento chiave nella strategia navale russa. Propulsi da motori a diesel-elettrici a bassissima emissione di rumore, possono colpire bersagli a lunghe distanze senza essere rilevati dai sensori antisommergibile nemici. Versione migliorata della Kilo, quest'ultima al di sotto dei cinque nodi di velocità risulta invisibile ai sonar passivi, implementa tecnologia stealth avanzata. Ha un dislocamento di 3.100 tonnellate, raggiunge una velocità di 20 nodi, può immergersi fino a 300 metri e trasportare equipaggi di 52 persone. I sottomarini, armati con 18 siluri, mine ed otto missili da crociera Kalibr 3M54 (NATO SS-N-27 Sizzler), sono progettati per svolgere missioni anti-sommergibile in ruolo hunter killer, in acque relativamente poco profonde.

Risultano in servizio i sottomarini B-237 Rostov-on-Don, B-261 Novorossiysk, il B-262 Stary Oskol, il B-265 Krasnodar, il B-268 Veliky Novgorod ed il B-271 Kolpino. La flottiglia Varshavyanka risulta operativa nella base navale Novorossiysk. Almeno due sottomarini Progetto 636.3 sono sempre schierati in rotazione nel Mediterraneo. L’ammiragliato russo ha riconosciuto il valore del Progetto 636,3 classe Varshavyanka, inizialmente progettato per operare soltanto con la Flotta da Guerra del Mar Nero. Sia la Flotta da Guerra del Nord e che la Flotta da Guerra del Baltico riceveranno i sottomarini diesel-elettrici di quinta generazione. Saranno realizzati presso il cantiere navale Admiralty Wharves e consegnati al ritmo di due all’anno a partire dal 2019.

I sei sottomarini classe Varshavyanka destinati alla Flotta da Guerra del Pacifico saranno consegnati entro il 2021.

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