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Il tifoso si candida e prende più voti dei Lib Dem

La candidatura goliardica di un supporter deluso dalla retrocessione del Blackburn Rovers raccoglie più consensi dell'esponente pro Ue del partito di Tim Farron

Il tifoso si candida e prende più voti dei Lib Dem

Il tifoso che chiede ai proprietari della sua squadra di togliere il disturbo dopo la retrocessione, prende più voti dei paludati politici tradizionali.

Quello di Duncan Miller è il nome che perseguiterà per molto tempo le notti insonni dei Liberaldemocratici inglesi. S’è candidato da indipendente nel collegio di Blackburn con un programma chiarissimo: contestare la società della locale squadra di calcio, che costringe il club a rimanere ai margini del football che conta. E la sua iniziativa goliardica s’è trasformata in un vero e proprio tsunami politico che ha travolto il candidato dei Lib, costringendo a una figuraccia il partito di Tim Farron.

Il responso delle urne è stato tanto chiaro quanto devastante: la laburista Kate Hollern ha stravinto con quasi il 70%, staccatissimo il candidato tory Bob Eastwood che s’è fermato sulla soglia del 27%. Come da consolidatissima tradizione britannica, a questo punto dovrebbe seguire l’esponente dei Lib Dem, Irfan Ahmed. E invece l’indipendente Duncan Miller l’ha scalzato e staccato di quasi 180 voti. In termini percentuali, poca roba: 1,8% contro 1,5%. Politicamente, invece, è un segnale devastante per il partito che aveva portato l'ex leader Nick Clegg a fare il vicepremier con David Cameron.

Miller, infatti, è un tifoso del Blackburn Rovers ed è arrabbiatissimo per l’ennesima retrocessione della sua squadra. È furioso con la società (di cui è proprietario il gigante indiano alimentare e farmaceutico Venky’s) che aveva promesso di far tornare il club ai fasti di un tempo e che s’è trovata costretta a minimizzare l’ennesimo fallimento sportivo (cioè l’abisso della terza serie), definendolo un contrattempo temporaneo. Duncan Miller s’è candidato per scherzo e per dare visibilità alla campagna dei tifosi contro i proprietari indiani, ha scelto come slogan della sua campagna l’eloquente “Venky’s out”, una richiesta nemmeno troppo gentile all’attuale management di togliere il disturbo.

È finita che Miller ha preso 850 voti mentre il lib Ahmed, che è stato il braccio destro dell’ex parlamentare Chris Davies per la campagna pro Remain, con delega alle comunità musulmane, non è riuscito a convincere più di 710 persone.

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