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Trump annulla la visita a Londra: "L'ambasciata è brutta, non vado"

Il tycoon non andrà a inauguare la nuova ambasciata di Londra. La decisiobe presa all'improvviso. E su Twitter spiega: "Non sono un fan dell'amministrazione Obama"

Trump annulla la visita a Londra: "L'ambasciata è brutta, non vado"

Uno schiaffo a Barack Obama. Ma anche uno schiaffo all'Inghilterra. La decisione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di cancellato la visita a Londra prevista il mese prossimo in occasione dell'inaugurazione della nuova ambasciata americana è, infatti, destinata a scatenare nuove polemiche. "Non sono un fan dell'amministrazione Obama che ha svenduto per un pugno di noccioline la più bella e meglio posizionata ambasciata di Londra solo per il gusto di costruirne una nuova al prezzo di 1,2 miliardi di dollari. Mica un grande affare - ha scritto su Twitter - e volevano che andassi a tagliare il nastro? Nemmeno per sogno!".

Nei giorni scorsi la stampa britannica aveva sostenuto che la visita di Trump sarebbe stata segnata da violente proteste. Citando fonti governative, il Guardian aveva ventilato l'ipotesi che il capo della Casa Bianca voleva cancellare la visita proprio per il timore di proteste di massa. Anche il Daily Mail aveva rimarcato, nei giorni scorsi che lo staff del presidente stava valuntando la stessas ipotesi. Il primo ministro Theresa May aveva invitato il tycoon per una visita di Stato lo scorso gennaio quando, prima tra tutti i leader mondiali, era stata in visita dal nuovo presidente alla Casa Bianca. L'invito aveva scatenato proteste di massa e il rifiuto di numerosi parlamentari all'ipotesi di un intervento di Trump in Parlamento. Per tutti questi motivi, i due leader non avevano concordato alcuna data per la visita di Stato. Al suo posto era stata, quindi, organizzata una breve, meno formale "visita di lavoro". In quell'occasione il presidente degli Stati Uniti avrebbe tagliato il nastro per l'inaugurazione della nuova sede diplomatica a Nine Elms e avrebbe avuto colloqui con la May. Era stata valutata anche la possibilità di un incontro con la regina Elisabetta II, senza la formalità di un vero e proprio ricevimento ufficiale perché lo staff di Buckingham Palace temeva "forti proteste".

Anche i piani per quest'ultima visita, che avrebbe dovuto tenersi il mese prossimo, sembrano a questo punto congelati nonostante si trattasse di un incontro "meno impegnativa e formale".

Fonti governative citate dal quotidiano britannico suggeriscono che "l'inaugurazione della nuova ambasciata potrebbe essere affidata al segretario di stato Rex Tillerson".

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