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Trump attacca l'Fbi: "Ha ignorato i segnali sul killer del liceo"

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha scritto su Twitter che l'Fbi avrebbe potuto impedire la strage nella scuola in Florida se non avesse trascorso tanto tempo cercando prove sul Russiagate

Trump attacca l'Fbi: "Ha ignorato i segnali sul killer del liceo"

La migliore difesa è l'attacco. Così Donald Trump prova a uscire dall'angolo, dopo le critiche ricevute a seguito dell'ennesima strage a scuola, e prende di mira l'Fbi. Il presidente ha scritto su Twitter che l'Fbi avrebbe potuto impedire la strage se non avesse trascorso tanto tempo "cercando di dimostrare la collusione russa con la campagna Trump - non c'è collusione". "Molto triste - ha aggiunto il presidente - che l'Fbi abbia ignorato tutti i numerosi segnali inviati dal killer in Florida, non è accettabile". Il messaggio è stato pubblicato da Trump dopo che l'Fbi ha ammesso di aver avuto una soffiata sul diciannovenne Nikolas Cruz, killer del liceo di Parkland, senza avergli dato seguito.

Con questo tweet Trump prende due piccioni con una fava: da un lato sottolinea che la colpa principale di ciò che è accaduto è dell'Fbi (e non delle armi), dall'altro ricorda che i federali da mesi sono focalizzati troppo sul Russiagate, dimenticando tutte le altre cose importanti.

Sabato Trump ha visitato alcuni feriti nell’ospedale di Pompano Beach, nella contea di Broward, elogiando il lavoro dei primi soccorritori e dei medici.

Ma poche ore dopo, gli studenti del liceo di Parkland, dove mercoledì Cruz ha massacrato con un fucile 17 ex compagni e ne ha feriti 14, hanno urlato la loro rabbia proprio contro Trump e tutti i politici americani che accettano finanziamenti dalla potente lobby delle armi, la National Rifle Association (Nra): "Dovete vergognarvi", ha urlato Emma Gonzalez, compagna di scuola delle vittime.

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