Trump contro i migranti irregolari: "Non sono persone ma animali"

Animals. Animali. Donald Trump attacca a testa bassa quei migranti che entrano in America senza documenti. Poi passa ad attaccare il Messico che non "fa niente" per aiutare gli Stati Uniti per fermare il flusso. "Ci sono persone che stanno venendo nel nostro Paese, o stanno cercando di farlo, non sapete che brutte persone sono, non sono persone sono animali", ha detto durante un incontro alla Casa Bianca con esponenti politici e forze dell'ordine californiane che protestano contro le politiche della "città santuario" portate avanti dal governatore democratico, Jerry Brown.

Nei giorni scorsi lo sceriffo della contea di Fresno, Margaret Mims, si è lamentata delle leggi statali che di fatto le impediscono di comunicare alle autorità dell'immigrazione federale (Ice) se ha fermato uno stranero senza documenti, anche se sospetta che possa essere membro di una gang come la Ms-13. "Le leggi della California - ha detto Trump - forniscono protezione ai più violenti e malvagi criminali della terra, come i membri della gang Ms-13, lasciando uomini, donne e bambini innocenti alla mercé di questi criminali sadici". Già in altre occasioni il presidente degli Stati Uniti aveva insistito sull'argomento dei membri delle gang per giustificare la politica di espulsioni che, da quando è alla Casa Bianca, ha colpito decine di migliaia di migranti che vivono e lavorano da anni, se non decenni, negli Stati Uniti, in molti casi separando le famiglie.

"Ognuno di voi - ha aggiunto Trump - sta resistendo coraggiosamente alle leggi mortali ed incostituzionali delle città santuario della California". Il tycoon ha poi esortato l'attorney general Jeff Sessions a mettere sotto inchiesta il sindaco di Oakland, Libby Schaaf, per aver avvisato i suoi cittadini dell'imminente retata dell'Ice.