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Trump firma i decreti sui dazi. "Siamo in guerra commerciale"

Segretario al Commercio: "Non ci inchiniamo al mondo". Tajani: "Male per tutti"

Trump firma i decreti sui dazi. "Siamo in guerra commerciale"

America First, prima gli Stati Uniti. Un mantra ben noto a chi ha seguito la campagna elettorale di Donald Trump, che ora sembra volerlo incarnare nei nuovo dazi sugli abusi commerciali commessi da partner stranieri di Washington.

È arrivata in serata la firma a due ordini esecutivi che serviranno per combattere quello che ha definito un deficit commerciale insostenibile, pari a circa 500 miliardi di dollari. I due decreti daranno il via ad una revisione di tutte le pratiche commerciali che gli Usa giudicano scorrette per adottare, eventualmente, una serie di ritorsioni protezionistiche.

"Un messaggio forte e chiaro e pongono le basi per rivitalizzare l'industria manifatturiera Usa", ha detto Trump, firmando i documenti, con il suo segretario al Commercio, Wilbur Ross, che intervistato dalla Cnbc gli faceva eco: "Gli Stati Uniti non si inchineranno più al resto del mondo".

"Mi auguro che non ci sia un’escalation e che si possa arrivare ad un accordo", la risposta di Bruxelles, proposta dal presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, che sembra per ora escludere l'ipotesi di dazi in risposta a quelli americani.

In ogni cso, aggiunge, "non è interesse di nessuno avere una guerra commerciale soprattutto con gli Usa".

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