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Trump: "I nuovi aerei sono troppo complessi, meglio quelli vecchi"

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump attacca l'automazione sugli aerei civili: "La complessità è un pericolo, costa tanto e serve a poco"

Trump: "I nuovi aerei sono troppo complessi, meglio quelli vecchi"

“Gli aerei stanno diventando troppo complessi. Non sono necessari piloti, ma gli informatici del MIT. Lo vedo sempre in molti prodotti. Cercano sempre di fare un inutile passo in avanti, quando molto più spesso il vecchio e semplice è molto meglio. Bisogna prendere una decisione repentina, la complessità è un pericolo. Costa tanto per un guadagno molto scarso. Non so voi, ma non voglio che Albert Einstein sia il mio pilota. Voglio grandi professionisti del volo che possano prendere facilmente e velocemente il controllo di un aereo!”

Sono questi i due post su Twitter pubblicati nel pomeriggio dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Non sappiamo esattamente a cosa si riferisca il presidente Trump, ma i tweet giungono poche ore dopo la tragedia del volo ET302 dell’ Ethiopian Airlines.

I Tweet di Trump: la complessità è un pericolo?

La tecnologia di base per un volo automatizzato è chiaramente disponibile. Basti pensare, ad esempio, che la tecnologia del pilota automatico, oggi, svolge la maggior parte del lavoro una volta che il velivolo si è stabilizzato in assetto da crociera. Così come è ampiamente disponibile la tecnologia per consentire all’aereo di linea di atterrare con visibilità limitata e condizioni meteorologiche avverse. L'autopilota, al livello più elementare, è piuttosto semplice: utilizza l'input del pilota per regolare e mantenere la rotta, l'altitudine e la velocità dell'aereo. Le compagnie aeree hanno iniziato ad utilizzare questa tecnologia decenni fa. Con il passare del tempo, gli aerei commerciali hanno aggiunto un altro livello di automazione, con il sistema di gestione del volo. Quest’ultimo, interroga costantemente l’intera rete dei sensori dell’aereo per regolare una serie di fattori. L'automazione ha già permesso alle compagnie aeree di ridurre il tipico equipaggio di volo a lungo raggio, portandolo da tre a due.

Il software degli aerei

Ovviamente no, non è come aggiornare un cellulare

L'hardware di un aereo (fusoliera, ali, motori e superfici mobili) è importante, il software fondamentale. L'opinione pubblica, infatti, ignora che il costo del software su un aereo moderno, in particolare per gli aerei militari, è in genere superiore al 50% del totale. Ad esempio una cellula aerodinamicamente instabile, non potrebbe volare senza il computer e lo specifico software sviluppato. A differenza dello space shuttle, gli aerei di linea non dispongono di un approccio a due sistemi software indipendenti. Ed in ogni caso, anche se venissero sviluppati da team indipendenti, i software potrebbero presentare le medesime criticità. Il software critico degli aerei commerciali è attentamente controllato e certificato attraverso un documento chiamato DO-178C. Ogni tipo di aggiornamento è effettuato da un team specializzato con rigidi protocolli di sicurezza.

Albert Einstein come pilota?

Alcune compagnie aeree tendono a fare più affidamento sull'automazione, preferendo il controllo del computer a meno che non vi sia un intervento umano. Altre, invece, preferiscono lasciare che sia l'essere umano a prendere le decisioni finali, con sistemi automatizzati di supporto e assistenza. In sintesi: c’è chi cerca di evitare gli errori umani e chi, invece, cerca di sfruttare le capacità umane. Entrambe le posture presentano pro e contro. L’intelligenza artificiale, un giorno, potrebbe rendere il volo civile ancora più sicuro. Oggi, però, non sarebbe ancora in grado di affrontare una situazione critica come gli essere umani.

In ogni caso, il vero problema sarebbe quello di convincere il pubblico a fidarsi di un pilota artificiale.

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