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Tsipras sfida la Ue: "Rispetterò il programma elettorale". Varoufakis ci accusa: "Roma teme la Merkel"

Il premier: "Rispetterò il mio programma". Il ministro delle Finanze: "Anche l'Italia a rischio bancarotta. Ci aiuti a far sapere la verità"

Il neo ministro Alexis Tsipras con il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis
Il neo ministro Alexis Tsipras con il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis

"Mi impegno a rispettare in pieno il programma del partito con cui ho vinto le elezioni". Nel suo discorso programmatico davanti al Parlamento di Atene, Alexis Tsipras sfida a viso aperto l'Unione europea e la Troika che in questi anni ha vessato la Grecia.

2La strada per la ricostruzione della nostra patria sarà lunga ma renderemo il nostro sogno realtà", ha detto il premier greco, "Costruiremo una Grecia economicamente indipendente e partner allo stesso livello nell’Unione Europea". Ma assicura: "La Grecia vuole pagare il suo debito, ma vuole raggiungere un'intesa comune con i partner per l'interesse di tutti: il problema del debito greco non è economico ma politico".

In particolare, Tsipras "straccia" il Memorandum tra governo greco e Troika che aveva permesso l'approvazione di un piano di salvataggio. "È fallito da solo", dice il nuovo premier, "Il nostro governo non deve chiedere il suo prolungamento: chiede un nuovo accordo-ponte sino a giugno per rinegoziare il suo debito. La Grecia vuole un accordo sostenibile con i partner e, ad essere sincero, sono sicuro lo raggiungeremo". E anzi, il leader di Syriza annuncia l'istituzione di una Commissione parlamentare d’indagine sul Memorandum "non per fare rivendicazioni sul documento ma per far prevalere la giustizia".

Intanto il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis se la prende ancora con la Germania. "Presto o tardi la cancelliera Merkel dovrà spiegarci perché non approva le nostre proposte", ha detto in un’intervista al programma di Raitre Presadiretta, tornando a chiedere un "New Deal per l’Europa" finanziato dalla Banca europea degli investimenti (Bei), "incrementando di 10 volte i fondi finora stanziati" e chiedendo all'Europa di reagire alla crisi. "L’intera Europa è coperta da una nube di paura", ha detto, "Stiamo correndo il rischio di diventare peggio dell’Unione sovietica. Noi greci non abbiamo il monopolio della verità, ma quello che possiamo fare, per l’Europa e per l’Italia in particolare, è aprire un piccolo varco verso la verità. Così potremo abbandonare il buio dell’austerità ed entrare nella luce di una discussione europea sobria e razionale".

Proprio all'Italia si appella Varoufakis: "Il governo italiano sia parte attiva per arrivare al compromesso di svolta", chiede, "Funzionari italiani mi hanno detto che non possono dire la verità. Anche l’Italia è a rischio bancarotta ma teme ritorsioni da parte della Germania. A chi toccherà dopo di noi? Che succederà quando l’Italia scoprirà che è impossibile restare all’interno dell’austerity?".

Un retrosena immediatamente smentito da Pier Carlo Padoan che è corso su Twitter per assicurare che il debito italiano è "solido e sostenibile" e che le dichiarazioni del suo omologo greco sono "fuori luogo". "Servono soluzioni europee che richiedono fiducia condivisa.

A questo lavora il governo italiano", afferma il ministro dell'Economia italino.

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