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Tunisia, scarcerato il candidato Nabil Karoui a quattro giorni dalle elezioni

La giustizia tunisina ha rilasciato ieri il candidato presidenziale Nabil Karoui, arrestato lo scorso 23 agosto, sospettato di evasione fiscale e riciclaggio di denaro

Tunisia, scarcerato il candidato Nabil Karoui a quattro giorni dalle elezioni

Il candidato presidenziale tunisino Nabil Karoui è finalmente libero.

A quattro giorni dal secondo turno delle elezioni presidenziali tunisine, la Corte di cassazione ha deciso di rilasciare l’imprenditore Nabil Karoui, incarcerato lo scorso 23 agosto con l’accusa di evasione fiscale e riciclaggio di denaro.

Ieri sera Karoui è stato scarcerato dalla prigione di Mornaguia, situata a circa 20 chilometri dalla capitale Tunisi, ed è stato accolto da un vero e proprio bagno di folla di suoi sostenitori che hanno gioito per la notizia del rilascio del proprio leader politico.

Il fermo del capo del secondo partito del paese, Qalb Tounes, è stato definito un arresto politico dai dirigenti del movimento. Nonostante la carcerazione, Karoui è riuscito ad ottenere il 15,58% dei voti nel primo turno delle elezioni presidenziali, strappando un secondo posto in questo giro elettorale, subito dopo il candidato indipendente Kais Saied con il 18,40%.

Nabil Karoui ha a disposizione ancora quattro giorni di campagna elettorale. Infatti, il secondo turno del voto legislativo si terrà domenica 13 ottobre. Il rilascio di Karoui ha messi in crisi la certezza del partito islamico Ennahdha, arrivato terzo con il 12,88% di preferenze, di poter condurre una partita a due con il candidato (attualmente) favorito e in testa, Kais Saied.

Sia Ennahdha, con il leader Abdelfattah Mourou, che Kais Saied appartengono alla fascia più radicale e religiosa del paese. La stampa estera, in particolare Cnews e France 24, ha descritto Kais Saied come un "fondamentalista islamista" e "salafita". Saied è infatti noto per le sue posizioni conservatrici su alcune questioni sociali e sull’Islam.

Nonostante le percentuali di voto ottenute dai diversi partiti alle presidenziali di domenica, la formazione di un governo di coalizione sarà un compito molto complicato, vista per l’appunto la frammentazione del Parlamento tunisino. I rapporti tra i partiti si sono incuneati tra i due turni delle elezioni presidenziali, e per raggiungere la maggioranza si dovranno fare diverse concessioni.

Molti analisti politici hanno affermato che probabilmente Tunisi vedrà la costituzione di un governo di tecnocrati, data la frammentazione del voto presidenziale.

Un altro scenario paventato è comunque sia la possibilità di ricorre ad elezioni anticipate tra quattro/sei mesi, in assenza di una maggioranza politica stabile.

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