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Ucraina, ammassate 40 mila truppe russe a ridosso dei confini

Mosca: "Manovre militari pianificate". Pentagono: "Copertura per una possibile invasione dell’Ucraina". Una vera guerra in Europa potrebbe tramutarsi in un olocausto nucleare in tempi brevissimi

Ucraina, ammassate 40 mila truppe russe a ridosso dei confini

L’esercito russo ha completato il rischieramento di 40 mila truppe, totalmente equipaggiate e supportate da forze corazzate pesanti ed unità dell’aeronautica lungo il confine orientale del paese. Ufficialmente, quelle truppe sono state mobilitate per diverse manovre militari congiunte che si svolgeranno nei prossimi giorni. Non la pensa cosi il Pentagono che, invece, teme possa trattarsi di una copertura per una possibile invasione dell’Ucraina. In una nota del Comando Europeo degli Stati Uniti, si rileva che “le prossime manovre russe saranno monitorate con particolare attenzione”.

"Siamo estremamente preoccupati per le aumento delle tensioni nei pressi del confine amministrativo tra la Crimea e il resto dell’Ucraina. Esortiamo entrambe le parti al fine di evitare passi provocatori o un’ostile retorica che potrebbe far degenerare la situazione".

Il Pentagono ha identificato otto principali aree di assembramento lungo il confine orientale dell'Ucraina con la Russia, stimando una forza di 40.000 truppe russe. La rete militare statunitense conferma piena attività nella basi di Yelnya, Klintsy (forze corazzate), Valuyki, Boguchar, Millerovo, Persianovskiy, Rostov-1 e Rostov-2 (esercito). Tutte ubicate nei pressi del confine ucraino. Russofobia? Un’invasione della Crimea scatenerebbe un conflitto su larga scala che coinvolgerebbe la Nato e gli Stati Uniti. Il Pentagono ha già schierato truppe in rotazione in Europa come parte dell’European Reassurance Initiative anche se, qualora scoppiasse davvero un conflitto, poco o nulla potrebbero fare per arginare l’offensiva russa. Il ricorso al nucleare, sebbene in potenza scalare, sarebbe inevitabile. Procedure già teorizzate. La Casa Bianca teme un precedente. L’ultima esercitazione su larga scala avvenuta lungo il confine orientale, avvenne un mese prima che Mosca effettuasse l’operazione per la presa in consegna della strategica penisola del Mar Nero, nel marzo del 2014. Il Pentagono teme che quelle truppe ammassate da Mosca possano fare da pungolo per costringere l'Ucraina ad accettare l'acquisizione della Crimea. L’opzione peggiore, sebbene improbabile, sarebbe un ulteriore conflitto come casus belli il tentato sabotaggio ucraino in Crimea. Vladimir Putin, a seguito del presunto sabotaggio ucraino (smentito da Kiev) contro le infrastrutture all'interno della Crimea, ha già ordinato un massiccio rafforzamento della penisola. Il Cremlino nega ogni tipo di attività ostile, mentre il governo dell'Ucraina ha posto le truppe in stato di allerta massima. Putin, nei prossimi giorni, visiterà la Crimea.

Le prossime esercitazioni militari saranno condotte da aree che, qualora scoppiasse un conflitto, faciliterebbero la forza di proiezione che si spingerebbe, probabilmente, fino alla periferia di Kiev, conquistando le strategiche città di Kharkiv, Dnepropetrovsk, Mykolyev ed il porto di Odessa.

Sarebbero comunque delle esercitazioni (una vera guerra in Europa potrebbe tramutarsi in un olocausto nucleare in tempi brevissimi), le stesse che la Nato effettua regolarmente a ridosso dei confini russi.

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