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Ucraina, nelle strade di Debaltseve si continua a combattere

La città è tenuta dalle forze governative, ma è uno snodo importante tra le roccaforti dei separatisti. "Pronti a ritirarci, ma non in modo unilaterale"

Ucraina, nelle strade di Debaltseve si continua a combattere

Si continua a combattere in Ucraina, nonostante la telefonata a tre tra Berlino, Kiev e Mosca, che non ha per ora portato a grandi cambiamenti sul campo, dove la tregua raggiunta dopo gli accordi di Minsk sembra più che altro un pallido miraggio.

A Debaltseve "si combatte strada per strada", secondo il vice capo della polizia regionale di Donetsk e i ribelli sostengono di avere preso il controllo della stazione ferrovaria e della stazione di polizia locale. Ma a negare sono i portavoce delle forze governative, che sostengono che la situazione sia invece tutta in divenire.

La città è uno snodo ferroviario importante, a metà tra le due roccaforti filo-russe di Donetsk e Luhansk e per questo un obiettivo militare che entrambe le parti hanno molto caro, dove si combatte da giorni, nonostante sia stato dichiarato un cessate il fuoco.

"I separatisti non controllano nulla. Stanno cercando di assumere il controllo della stazione ma la battaglia è ancora in corso", sostiene il portavoce militare Andriy Lysenko.

Il leader dell'auto-proclamata repubblica di Luhansk, Igor Plotnitsky, sostiene invece che da parte loro i separatisti stanno iniziando a rispettare i patti presi e che "sulla linea del fronte i carri armati e l'artiglieria si stanno ritirando". Anche le truppe regolari sono pronte al dietro front, ma a patto che "la tregua sia rispettata".

Se le armi pesanti stanno indietreggiando davvero, le cose a Debaltseve non cambiano di molto. È il capo negoziatore dei ribelli, Denis Pushilin, a dire che "è una questione morale" e che si tratta di "un territorio interno", che dunque con quanto avviene al fronte ha poco a che fare.

"Abbiamo tutto pronto per un ritiro comune, ma non faremo niente in modo unilaterale".

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